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Si va al fermo ed escono le deduzioni forfetarie tagliate del 30%. Fortemente penalizzate le piccole imprese.

Le deduzioni ridotte a 38€ al giorno anziché i 51€ previste dagli accordi con il precedente Governo La decisione assunta senza alcun confronto; non c’è alcuna attenzione alle piccole imprese; anzi vengono penalizzate.   Confartigianato Trasporti Asti

Le deduzioni ridotte a 38€ al giorno anziché i 51€ previste dagli accordi con il precedente Governo

La decisione assunta senza alcun confronto; non c’è alcuna attenzione alle piccole imprese; anzi vengono penalizzate.

 

Confartigianato Trasporti Asti ha appreso con grande preoccupazione della decisione del Governo di tagliare di un terzo le deduzioni forfetarie per l’autotrasporto riducendole da 51€ al giorno a 38€ per i trasporti oltre il comune e da 17 a 13€ per i trasporti nell’ambito comunale.

 E’ un taglio inaudito afferma il presidente provinciale Giovanni Rosso, che porterà ad una maggiorazione della tassazione di alcune migliaia di euro ad impresa, alla faccia della riduzione della pressione fiscale tanto sbandierata dai nuovi governanti. E’ una scelta assunta dal Governo senza nemmeno consultare le Associazioni di categoria dell’artigianato che sono quelle rappresentative delle piccole imprese. Nel Piemonte sono circa 4.900 le imprese di trasporti danneggiate che ora subiranno un prelievo fiscale che rischia di farle chiudere per sempre. Tra l’altro un provvedimento che si abbatte su un anno già chiuso, afferma Davide Marino referente provinciale e regionale di Confartigianato Trasporti, senza possibilità di recuperare sul mercato questi maggiori costi. Per domani mercoledì era prevista l’audizione della Commissione Trasporti del Senato e ci si augurava che questo incontro permettesse anche di affrontare queste decisioni. Invece giocando d’anticipo tutto è stato già deciso negli uffici dei ministeri. Ora con questi gravi comportamenti si ritiene che il fermo debba essere attuato con grande determinazione.

Gli autotrasportatoti Confartigianato anche per il tramite di UNATRAS intendono dare battaglia con determinazione richiedendo alle forze politiche tutte di sostenere l’economia italiana a partire dall’autotrasporto. Confartigianato inoltre evidenzia che il pagamento in ritardo delle tasse comporterà anche una maggiorazione del 0,40% sui redditi. Le altre richieste sono: – la certezza delle risorse strutturali; – il contingentamento imposto dall’Austria, in determinate giornate, al traffico dei camion in uscita dal nostro Paese; – il ripristino della piena funzionalità del sistema delle revisioni dei mezzi presso le Motorizzazioni;  – la ripubblicazione dei “costi minimi della sicurezza” e il rispetto dei tempi di pagamento; – l’estensione del rinvio della fatturazione elettronica anche agli acquisti di carburante in extrarete.

 

Davide Marino
Referente Categoria Trasporto

Confartigianato Imprese Piemonte
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