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Il prossimo 4 aprile presso la Sala Convegni, Residenza S. Giuseppe, in Via Radicati ad Asti, si terrà un Seminario Tecnico sulle problematiche delle nuove frequenze LTE e Digitale Terrestre e il nuovo Sistema DBV-T2.

All’incontro tecnico parteciperanno Tecnici RAI.

Per ulteriori informazioni e per la conferma di partecipazione scaricare il seguente programma.

 

CITTA’ DI CASTELLO

50° MEETING RENZACCI

Natural Solvents e Future

La nostra Presidente Regionale delle Pulitintolavanderie Anna Oliva, è stata invitata da  CONFARTIGIANATO LOMBARDIA E TOSCANA al 50° Meeting svoltosi a Città di Castello (PG) il 17 marzo 2013 organizzato dalla ditta Renzacci spa.

Il convegno ha avuto come argomento principale la presentazione delle nuove tecnologie di lavaggio per le macchine lavasecco che utilizzano un prodotto alternativo al solvente che è l’idrocarburo: ecosostenibile ed idrosolubile, che offre maggiori vantaggi e salvaguardia dell’impatto ambientale abbattendo i costi di gestione.

L’idrocarburo agisce sui tessuti con un’azione profonda con affinità molecolare e rispetta in maniera naturale offrendo morbidezza e mantenendo il colore dei capi.

L’introduzione nel ciclo produttivo di questa nuova tecnologia fornisce un’occasione all’azienda di pulitintolavanderia per effettuare un salto di qualità finalizzato al “benessere” dei capi che la clientela affida alle mani esperte delle aziende stesse che ne curano la pulizia offrendo così una vera e propria “cura di bellezza”.

Il volano per il futuro potrebbe essere: “TINTORIA = CENTRO DI BENESSERE DEL CAPO!”

 

Per fare il punto della situazione, la Regione Piemonte ha organizzato un convegno per il prossimo venerdì 22 marzo presso il Castello del Valentino.

E’ possibile scaricare copia del programma e la relativa scheda di adesione da trasmettere direttamente via Fax 011 5165777 alla segreteria organizzativa.

Al fine di organizzare un’eventuale delegazione di Asti è possibile comunicare in attesa di sapere chi sarà interessato a parteciparvi.

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Il 3 marzo 2013 è entrato in vigore il regolamento UE n. 995/2010 relativo alla cosiddetta”Due Diligence” (dovuta diligenza) nel settore legno.

Tale regolamento si propone di contrastare l’immissione nel mercato europeo di legno illegale, intendendo come tale quel legno raccolto e commercializzato nel mancato rispetto delle normative forestali e doganali sia internazionali, sia vigenti nei singoli Paesi di produzione.

Nel quadro del Regolamento si distinguono due tipologie di soggetti coinvolti i quali, data la loro differente posizione, avranno obblighi sostanzialmente diversi.

Tali soggetti sono:

1. Operatori (Operators): ossia i soggetti che o sono direttamente coinvolti nell’abbattimento di legname all’interno della Comunità Europea o che importano legname e/o prodotti di legno da Paesi extra UE (per i prodotti solo se repertoriati all’interno dello specifico allegato al regolamento).

2. Commercianti (Traders): ossia i soggetti che acquistano legname e/o prodotti a base di legno degli Operatori.

 

Gli Operatori saranno responsabili:

– In caso provvedano direttamente ad abbattere legname all’interno del territorio UE, di dimostrare il rispetto delle leggi forestali dei singoli Paesi comunitari.

– In caso importino da Paesi extra UE legname sia sotto forma di tronchi che di tavolame che di semilavorati, purché compresi nello specifico allegato, di dimostrare che sia gli abbattitori che i soggetti commerciali locali dai quali si forniscono abbiano rispettato le leggi forestali specifiche del Paese di abbattimento.

I Commercianti che si approvvigionano dagli Operatori dovranno solamente conservare tutta la documentazione relativa all’acquisto e alla vendita di legname (sia grezzo che trasformato) per un periodo di cinque anni al fine di garantire la tracciabilità del prodotto.

Per le aziende artigiane si aprono quindi vari scenari derivanti dalla loro appartenenza all’ una o all’altra categoria. In buona sostanza si dovrebbero verificare tre casi:

PRIMO CASO: ditta che acquista legname già tagliato e/o prodotti a base di legno da altri soggetti siti all’interno della Comunità Europea.

Tali ditte si qualificano chiaramente come Commercianti e quindi non dovranno praticamente fare nulla più di quanto già fanno, visto che la legislazione nazionale obbliga ad oggi alla conservazione dei documenti fiscali per un periodo di dieci anni.

SECONDO CASO: ditta che acquista lotti di legname “in piedi” all’interno della Comunità Europea e che si occupa del loro abbattimento e successiva commercializzazione sia sotto forma di tronchi che di tavolame che di derivati.

Tali ditte si qualificano come Operatori e dovranno implementare un sistema di controllo tale da dimostrare il rispetto da parte loro della legislazione forestale vigente nei Paesi di abbattimento.

TERZO CASO: ditta che acquista direttamente legname già tagliato e/o prodotti a base di legno da altri soggetti siti all’esterno della Comunità Europea.

Tali ditte si qualificano come Operatori e dovranno implementare un sistema di controllo tale da dimostrare di avere acquistato da soggetti dei quali si può ragionevolmente supporre che rispettino le legislazioni forestali sia internazionali, sia degli specifici Paesi di abbattimento.

 

Le ditte rientranti tra gli Operatori saranno direttamente responsabili del proprio sistema di controllo di fronte al Corpo Forestale dello Stato che ricopre il ruolo di soggetto controllore.

Per quanto sia prevista l’identificazione da parte delle autorità europee di soggetti terzi nel ruolo di fornitori di sistemi di controllo approvati, l’utilizzo di tali sistemi non darà automaticamente presunzione di conformità; non è prevista l’identificazione di soggetti gestori di marchi in quanto è volontà delle autorità europee che l’entrata in vigore del Regolamento 995/2010 non comporti inutili burocratizzazioni e conseguenti aumenti dei costi per le imprese.

Degno di nota è il fatto che nel campo di applicazione del regolamento non rientrino solo ed unicamente le aziende specificamente appartenenti al settore Legno, ma possano trovarsi ad esso sottoposte anche ditte di altri settori (per esempio aziende che acquistino imballaggi in legno direttamente da Paesi extra UE).

Data la complessità della materia e visto il grande numero di aziende potenzialmente coinvolte, Confartigianato Piemonte ha già richiesto al livello nazionale di sollecitare un incontro con il Ministero competente onde assicurarsi che durante i controlli agli Operatori, gli ispettori del Corpo Forestale agiscano secondo uno schema univoco e possibilmente concordato con le Associazioni.

Confartigianato Asti – Ufficio Categorie
Davide Marino
Tel. 0141/5962 interno 18
Fax 0141/599702

 

 

Nello scorso mese di febbraio 2013 è stata pubblicata la norma UNI 11476, che definisce i requisiti per la figura professionale del fotografo professionista, in termini di conoscenza, abilità e competenza.

Tale norma è stata elaborata dal Gruppo di Lavoro operante nel campo della fotografia e comunicazione, al quale ha attivamente partecipato Confartigianato con rappresentanti di categoria.

L’obiettivo è stato quello di definire e qualificare l’attività del fotografo professionista che, come è noto, non è regolamentata da una disciplina di settore.

La norma è volontaria e individua precisi standard di riferimento rispetto a modalità e criteri di esecuzione della prestazione, alle competenze soggettive, alle aspettative del cliente, ai percorsi di formazione e di apprendimento ed al valore aggiunto riconosciuto alla prestazione.

La norma risponde egregiamente all’esigenza del settore di contrastare la concorrenza ad opera di soggetti scarsamente qualificati che effettuano servizi fotografici a basso costo, in quanto accresce il riconoscimento professionale dei singoli professionisti, offre riferimenti certi ed adeguate garanzie di qualità al mercato e costituisce per la committenza un importante strumento di orientamento della scelta.

L’adesione alla Norma UNI 11476:2013 può avvenire con due modalità:

  • semplice applicazione volontaria della norma, a cui può seguire una autodichiarazione di adesione;
  • richiesta di certificazione da parte di terzi dell’effettivo rispetto degli standard qualitativi fissati dall’UNI. Si tratta di una certificazione annuale di conformità alla norma tecnica UNI che deve essere rilasciata da un Ente certificatore accreditato.

A tal proposito, si anticipa che Confartigianato Asti a preso contatti con un Ente di certificazione accreditato da ACCREDIA per la stipula di una convenzione.

 

A partire dal 13 marzo scorso sono entrati nella fase di inchiesta pubblica preliminare – sino al prossimo 28 marzo – otto progetti di norma (consulta la banca dati online).

Dettaglio:

Tre progetti riguardano la commissione tecnica Gomma: il primo, U35007800 (adozione della norma ISO 1432:2013) specifica una procedura statica (prova Gehman) per la determinazione delle caratteristiche di rigidità delle gomme vulcanizzate o termoplastiche e nasce dall’esigenza di uniformare a livello nazionale tale procedura. Il progetto U35007790 (adozione della ISO 4650:2012) specifica due metodi per l’identificazione delle gomme, inclusi gli elastomeri termoplastici, allo stato grezzo o sotto forma di mescole vulcanizzate o non vulcanizzate. Specifica invece una serie di metodi di prova per la determinazione delle variazioni dimensionali nei provini di gomma vulcanizzata o termoplastica durante e dopo carico a trazione, per periodi relativamente brevi, sotto allungamento o carico costante il progetto U35007810 (adozione della ISO 2285:2013).

Viste le esigenze sempre più pressanti in tema di sicurezza anticrimine, la commissione Sicurezza intende dare il via ai lavori di elaborazione di una norma tecnica nazionale sui serraturieri professionisti, per definire e qualificare questa attività professionale non regolamentata e al contempo fornire certezze e garanzie di qualità al mercato. Il progetto U5000B920 definisce appunto i requisiti – in conformità al Quadro europeo delle qualifiche (European Qualifications Framework – EQF) – relativi all’attività professionale del serraturiere professionista, l’esperto che opera in attività che riguardano serrature e mezzi forti in genere, in ogni loro applicazione e utilizzo civile e industriale.

Si parla di una nuova norma nazionale sui veicoli per la raccolta dei rifiuti con il progetto U53002810 della commissione Ambiente, che definisce i metodi per effettuare i controlli dei veicoli e delle attrezzature di igiene ambientale al fine di assicurare un adeguato livello di sicurezza in esercizio.

La commissione Sicurezza della società e del cittadino sottopone ad inchiesta preliminare il progetto U63000060 (adozione della norma internazionale ISO 22300:2012): il documento contiene i termini e le definizioni applicabili all’ambito della sicurezza della società al fine di stabilire una comprensione condivisa ed un utilizzo coerente degli stessi.

Il progetto U71002120 nasce dall’esigenza di uniformare a livello nazionale le competenze dei tecnici in materia di infortunistica del traffico e della circolazione stradale. La futura norma stabilisce un minimo di competenze per la qualificazione dei tecnici che effettuano la ricostruzione degli incidenti stradali, delle cause tecniche che li hanno determinati e dei comportamenti delle persone coinvolte nell’evento. La competenza è della commissione tecnica Costruzioni stradali ed opere civili delle infrastrutture.

Infine, la commissione Valvole industriali propone il progetto U78000770 che definisce l’applicazione, le caratteristiche, i limiti di impiego e le modalità per l’utilizzo dei dispositivi atti a diminuire la forza delle molle delle valvole di sicurezza di una quantità nota e controllabile per determinare la pressione di taratura sul luogo di impianto durante il normale esercizio. Co-autore del progetto il Comitato Termotecnico Italiano-CTI.

L’inchiesta pubblica preliminare sugli otto progetti, utile per verificare la rispondenza alle concrete esigenze del mercato, terminerà il 28 marzo2013, data entro la quale è possibile (secondo le modalità indicate nel box in fondo al messaggio) inviare commenti attraverso le specifiche  pagine web sul sito UNI.

Tutti i soggetti interessati possono quindi far pervenire a UNI i propri commenti o segnalare – dove possibile – il proprio interesse a partecipare ai lavori normativi.

 

Risoluzione dell’Agenzia delle entrate n. 15/e del 4 marzo 2013

Con la risoluzione del 4 marzo 2013, l’Agenzia delle entrate ha fornito un chiarimento molto atteso relativo alla applicazione dell’aliquota IVA ridotta del 10% sulle prestazioni di revisione obbligatoria degli impianti di riscaldamento, condominiali o ad uso esclusivo, installati in fabbricati a prevalente destinazione abitativa.

La revisione periodica obbligatoria degli impianti di riscaldamento, condominiali o ad uso esclusivo, installati in fabbricati a prevalente destinazione abitativa privata, ed il controllo delle emissioni degli stessi, è riconducibile nell’alveo degli interventi di manutenzione ordinaria, tali prestazioni sono soggette ad IVA con aliquota del 10 per cento.

Per maggiori informazioni contattare L’Ufficio Categorie di Confartigianato Asti al n. 0141/5962 int. 04 (Cristina Baccichetto).