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Nella riunione del Consiglio dei Ministri del 12 dicembre 2018 è stata sancita la definitiva soppressione del sistema SISTRI a far data dal 1 gennaio 2019 e di conseguenza da tale data non saranno più dovuti i contributi previsti per legge e l’utilizzo in via sperimentale.
A far data dal 1 gennaio 2019 la tracciabilità dei rifiuti dovrà essere assicurata attraverso la consolidata compilazione del registro di carico e scarico, dei formulari di identificazione rifiuti e del modello unico di dichiarazione ambientale (M.U.D.).
Il SISTRI sarà comunque, in futuro, sostituito da un nuovo sistema di digitalizzazione informatica di tutti gli adempimenti ambientali, gestito direttamente dal Ministero dell’Ambiente, attualmente in fase di progettazione.
Nulla attualmente è noto sia in merito agli sviluppi inerenti il nuovo sistema di tracciabilità, sia alle modalità di cancellazione da SISTRI e restituzione delle chiavette USB.
Per approfondimenti –Ufficio Ambiente – Antonella Giraudi
tel. 0141596203 –mail antonella@confartigianatoasti.com

E’ stato pubblicato sulla G. U. della Repubblica Italiana n. 269 del 19 novembre u. s. il il Decreto interministeriale  1° ottobre 2018, n. 131 del  Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro delle Politiche Agricole  Alimentari,  Forestali  e del Turismo e il Ministro della Salute, in allegato alla presente, relativo  al Regolamento recante disciplina della denominazione di «panificio», di «pane fresco»  e  dell’adozione  della  dicitura  «pane  conservato», in attuazione del decreto legge 223/2006 convertito nella legge 4 Agosto 2006 n. 248.

Il testo del DM prevede all’art. 1 che per “panificio” si intende l’impresa che utilizza impianti  di produzione di  pane  ed  eventualmente  altri  prodotti  da  forno  e assimilati o affini e  svolge  l’intero  ciclo  di  produzione  dalla lavorazione delle materie prime alla cottura finale.

All’art. 2 s’introduce la definizione di “pane fresco” specificando che è tale il pane ottenuto secondo un processo di produzione   continuo,  senza che vi siano   interruzioni   finalizzate   al congelamento o  surgelazione,  ad  eccezione  del  rallentamento  del processo di lievitazione, e che non veda l’utilizzo di additivi conservanti  e  di  altri trattamenti aventi effetto conservante.

Per quanto riguarda il processo di produzione è considerato continuo quello che ha una durata massima di 72  ore  comprese tra l’inizio della  lavorazione del pane  e la sua  messa  in  vendita..

All’art. 3 viene definito quale  pane conservato o a durabilità prolungata” il pane non  preimballato per il quale la procedura di produzione prevede , un metodo di conservazione ulteriore rispetto ai metodi sottoposti  agli  obblighi informativi previsti dalla normativa nazionale e dell’Unione europea ( ad es. pane precotto surgelato o meno).

 Per questa tipologia di pane secondo l’articolo  44  del  regolamento  (UE)  n. 1169/2011 nel momento della vendita deve essere fornita, al fine di evitare che il consumatore possa essere indotto in errore così come prevede l’allegato VI,  parte A al  punto 1, del regolamento (UE) n. 1169/2011, adeguata informazione riguardo il metodo di conservazione utilizzato nel processo produttivo nonché le modalità per la sua conservazione ed il consumo.

Ciò si realizza tramite un’apposita dicitura da riportare sul cartello , di cui all’art. 19 del Decreto legislativo n. 231/2017, negli specifici comparti in cui viene collocato, distinti rispetto a quelli in cui viene esitato il pane fresco. 

Viene stabilito all’art. 4 che in base al principio del mutuo riconoscimento per i prodotti di panificazione realizzati negli altri Paesi membri dell’Unione Europe, la Turchia e gli altri stati aderenti all’accordo sullo Spazio economico europeo e commercializzati in Italia non vengono applicate le disposizioni del presente decreto.

Secondo l’art. 5 gli incarti ed imballi aventi denominazioni o diciture che non rispettano le disposizioni del decreto  possono essere utilizzati fino ai 90 giorni a partire dalla data di pubblicazione del decreto.

Il decreto, si specifica all’art. 6,  entrerà in vigore il 19 Dicembre. 

 

Per completezza dell’informazione, vogliamo ricordare che, secondo quanto stabilito dai commi 3 e 4, dell’art. 4,.della citata legge n. 248 del 2006:

a) le funzioni di vigilanza spettano ai comuni e alle autorità competenti in materia igienico-sanitaria;

b) le eventuali violazioni delle prescrizioni di cui al presente articolo sono punite ai sensi dell’articolo 22, commi 1, 2, 5, lettera c), e 7, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114, e precisamente:

con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 2.582,28 a euro 15.493,71;

– in caso di particolare gravità o di recidiva il sindaco può inoltre disporre la sospensione della attività di vendita per un periodo non superiore a venti giorni. La recidiva si verifica qualora sia stata commessa la stessa violazione per due volte in un anno, anche se si e’ proceduto al pagamento della sanzione mediante oblazione;

– nel caso di ulteriore violazione delle prescrizioni in materia igienicosanitaria avvenuta dopo la sospensione dell’attività, il sindaco ordina la chiusura di un esercizio;

Per le violazioni di cui sopra, l’autorità competente è il sindaco del Comune nel quale hanno avuto luogo. Alla medesima autorità pervengono i proventi derivanti dai pagamenti in misura ridotta ovvero da ordinanze ingiunzioni di pagamento.

Cordiali saluti.

Lunedì 10 dicembre 2018 Ore 16,00 – 18,00

Presso la ns. Sala Nebiolo in Asti, Piazza Cattedrale nr. 2 il prossimo lunedì 10 dicembre 2018 ore 16.00

 si terrà, in diretta streaming con la ns. sede nazionale un incontro che interesserà, in via generale, le imprese del cosiddetto “sistema casa”.

In particolare sarà un’occasione per approfondire il tema delle comunicazioni relative il monitoraggio degli interventi che hanno beneficiato delle detrazioni del 50%.

Durante l’incontro sarà possibile inoltrare domande tramite mail da sottoporre ai relatori.

Per motivi organizzativi è necessario aderire tramite la seguente

scheda di adesione 

scarica PROGRAMMA

 

Le nuove proposte agli associati Confartigianato Asti per dare sempre più opportunità di risparmio alle imprese:

Per ulteriori informazioni potete contattare il nostro Ufficio di Segreteria al 0141/596.201.

IMPORTANTE

A seguito dell’approvazione della D.G.R. 32-7605 del 28 settembre 2018, il CIT verrà modificato per recepire operativamente le novità introdotte.
Il rilascio avverrà nei primi giorni di novembre 2018 e verranno inviate in seguito apposite comunicazioni di fermo servizio.
Come sempre saranno notificate le principali novità e verrà aggiornato il manuale d’uso.
Nei giorni precedenti il rilascio occorre verificare che non esistano libretti o REE in bozza perché tali situazioni dovranno forzatamente essere eliminate dal database.

Ricordiamo ancora le principali modifiche metodologiche introdotte dalla DGR ovvero:

– la misurazione delle emissioni di NOx in mg/kWh al fine di consentire una immediata verifica della rispondenza ai requisiti in materia di inquinamento;

– l’ampliamento dei soggetti che possono accedere al CIT sia per la consultazione che per il caricamento di dati;

– la ridenominazione del cosiddetto “Bollino Verde” in Rapporto Tecnico di Controllo dell’Efficienza Energetica (REE);

– la compilazione dei dati catastali, che diventa facoltativa. Si ribadisce che e’ obbligatoria e vincolante quella dell’indicazione dei codici POD e PDR;

– la registrazione sintetica delle attività di manutenzione e delle relative scadenze.

 

Pertanto in vista dei prossimi aggiornamenti ed in chiusura degli incontri seminariali di categoria del 2018 la Confartigianato ha organizzato un incontro a tema che si terrà a Lingotto Fiere in occasione di Restructura il prossimo 16 novembre 2018. 

clicca qui per scaricare l’Invito

Visto l’argomento trattato e la disponibilità di posti limitata a numero 150 con la presente consigliamo alle aziende interessate di procedere prima possibile alla registrazione per la partecipazione in quanto le richieste saranno valutate in base all’ordine di arrivo.

Ufficio Categorie di Confartigianato Asti – Cristina Baccichetto 0141.596204

 

Smog: decisa l’area off limits di Asti

Identificata l’area interdetta alle auto più vecchie, ecco cosa succederà prima di attivare il blocco del traffico

La delibera quadro 482 è stata approvata in Giunta martedì pomeriggio, ma già ieri, giovedì, un primo incontro tecnico si è svolto in Comune per rendere operative le linee guida dettate dalla Regione, recepite e adeguate dall’amministrazione Rasero in quello che diventerà il nuovo piano antismog di Asti. L’obiettivo è preparare un piano funzionale per fermare le auto più inquinanti nelle giornate da bollino rosso, quando maggiore diventa l’inquinamento dell’aria dovuto al Pm10 e al biossido di azoto. «Non un fermo indiscriminato che paralizzerebbe tutta la città, – spiega il vice sindaco e assessore all’ambiente Marcello Coppo – ma un piano funzionale, che recepisca le indicazioni della Regione senza danneggiare chi lavora e non può lasciare a casa il proprio veicolo, ad esempio gli artigiani. Quello che abbiamo potuto fare è stato intervenire identificando un’area off limits con parcheggi che potranno comunque essere raggiunti da tutti seguendo percorsi obbligati».

 

Si fermano i diesel Euro 1, 2 e 3 e i benzina Euro 0 e 1

Per abbattere l’inquinamento è stata disposto il fermo, ma solo nei giorni critici, dei veicoli diesel Euro 1, 2 e 3 e dei veicoli a benzina Euro 0 e 1. Se i dati del monitoraggio Arpa dovessero segnalare una situazione di smog molto preoccupante, il divieto scatterebbe anche per i veicoli Euro 4. Ma non in tutta la città, dal momento che gli uffici del Comune hanno identificato un’area ben delimitata dove sarà impedito l’accesso ai mezzi colpiti dal fermo.

La zona interdetta è la ZTM estesa verso est e, in particolare, l’anello urbano compreso indicativamente tra viale Partigiani, corso Dante, via Gandolfino Roreto, strada Fortino, corso Volta, corso Casale (fino al bivio con corso Alessandria), corso Palestro, via Antica Cittadella, corso Felice Cavallotti, piazza del Palio, corso Matteotti, corso Don Minzoni e piazza Torino. Tutte le piazze, strade e vie all’interno di questo anello faranno parte della zona salvaguardata dai mezzi inquinanti, ma gli automobilisti potranno raggiungere i principali parcheggi in piazza del Palio, in zona Tribunale, ex Caserma Felizzano, il multipiano di Via Testa, l’area di sosta dietro l’ex Way Assauto e il Babilano. Esclusa dalle deroghe d’accesso piazza Alfieri che potrà essere raggiunta solo dai veicoli autorizzati a circolare.

On line gli aggiornamenti

L’ordinanza del sindaco Rasero, propedeutica ad attivare il fermo delle auto, sarà comunque oggetto di una capillare campagna informativa verso agli automobilisti tramite adeguata cartellonistica riportante le misure strutturali e temporanee adottate. Sul sito internet del Comune sarà predisposto un’apposita sezione dove conoscere, in tempo reale, il grado di inquinamento e accertarsi se sia possibile viaggiare con i veicoli più datati.

L’ordinanza resterà sempre in vigore, quindi se entrare o meno nella zona “tutelata” dipenderà solo dalle condizioni climatiche del giorno in questione e dai dati dell’Arpa.

Fuori dalla ZTM allargata sarà sempre possibile viaggiare, indipendentemente dal tipo di veicolo usato, e lo stop ai mezzi inquinanti sarà in vigore dal lunedì al venerdì tra le 8.30 e le 18.30. Sabato e domenica non si prevedono blocchi di alcun genere. Ancora da capire eventuali deroghe e se concedere a proprietari o affittuari di garage o posti auto in centro il diritto a raggiungerli durante il fermo dei mezzi.

Dieci giorni prima dell’entrata in vigore

Indicativamente ci vorranno una decina di giorni per predisporre la parte più operativa del piano antismog che prevede una massiccia campagna di informazione tramite gli organi di stampa.

Si pensa di istituire due tipi di semafori: arancione o rosso, a seconda del livello delle polveri sottili e in base all’allerta scatteranno i divieti su cui vigileranno gli agenti della polizia municipale.

 

Allegati:

allegato 1 DGR Piemonte.pdf
allegato 2 Smog_B_formatoA0_s.pdf
allegato 3 Delibera N.482 del 16/10/2018

 

Ufficio Categorie – Formazione – Sicurezza

Cristina Baccichetto                                                   Davide Marino                                                          

Referente  Settori:                                                                                     Referente  Settori:

Artistico, Benessere, Comunicazione,                                                     Alimentazione, Autoriparazione

Impianti, Metalmeccanica                                                                                                Legno, Trasporti

email:

cristina.b@confartigianatoasti.com                                                        davide@confartigianatoasti.com

tel. 0141/596204  fax 0141/599702

“La Regione Piemonte destinerà nei prossimi mesi 4 milioni di euro (2 milioni del fondo regionale Por -Fesr e 2 milioni messi a disposizione dal Ministero dell’ambiente) al bando, attivo a partire da inizio dicembre, per la sostituzione del parco auto del Piemonte con veicoli commerciali a basso impatto ambientale, a seguito delle limitazioni previste dal piano Antismog, in vigore dal prossimo 15 ottobre”. Ad annunciarlo in data 9 ottobre in aula, nell’ambito delle question time, l’assessore regionale ai Trasporti Francesco Balocco. Con l’entrata in vigore delle misure antismog, in Piemonte resteranno ferme, per sei mesi dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19, circa 196 mila auto Euro3 diesel. Le misure di rottamazione non riguarderanno solo privati cittadini ma anche veicoli impegnati in attività di commercio, artigianato e piccole imprese. “La giunta regionale – ha puntualizzato Balocco- ha adottato uno schema di ordinanza tipo per consentire un’attuazione omogenea sul territorio regionale delle limitazioni strutturali e temporanee previste dall’Accordo di programma del Bacino Padano. Tenuto conto delle risorse a disposizione e della numerosità del parco veicolare, abbiamo deciso di indirizzare il bando a specifici settori. Il settore che, attualmente, presenta maggiori criticità in termini di vetustità del parco circolante e in termini di impatto sull’atmosfera risulta quello dei veicoli commerciali. Stiamo inoltre lavorando alla predisposizione di specifici trasferimenti nazionali per avviare investimenti sulla mobilità collettiva e privata a partire dal 2019”.

Ieri 10 ottobre 2018 si è concluso il primo corso “PES/PAV/PEI – CEI 11-27” organizzato da Confartigianato Asti.

Un percorso formativo di 16 ore che ha riguardato la sicurezza relativa ad interventi su auto elettriche e ibride, rivolto a tutte le imprese di autoriparazione che nella propria attività ne possono venire a contatto.

Il corso, al quale hanno partecipato imprese della provincia di Asti e che ha avuto come docente l’Ing. Stefano Canali di MotorD.A.T.A.Srl e TEXAEDU.

Come è noto il D.Lgs. 81/08 all’art.82 prevede che l’esecuzione di lavori su parti in tensione sia affidata a lavoratori abilitati dal datore di lavoro ai sensi della pertinente normativa tecnica di riferimento (CEI 11-27) andando ad individuare i vari profili:

  • PES (Persona Esperta)
  • PAV (Persona avvertita)
  • PEI (Persone Idonee).

Inoltre l’art.37 del D.Lgs. 81/08 prescrive l’obbligo per il datore di lavoro di formare ciascun lavoratore in materia di salute e sicurezza anche con riferimento ai rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni, e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristici del settore di appartenenza. Risulta quindi necessario formare tutto il personale addetto ai lavori elettrici con particolare riferimento al rischio elettrico.

Per maggiori informazioni è possibile contattare la Confartigianato Asti telefonando al numero 0141/5962 int.05, o scrivendo una mail all’indirizzo davide@confartigianatoasti.com

            Com’è noto da tempo, se l’impianto è autonomo la responsabilità dei controlli è dell’occupante dell’unità immobiliare (proprietario o inquilino che sia). Semplici gli accorgimenti da seguire, primo fra tutti un consiglio indispensabile, in questo caso più che altro al proprietario: se la caldaia ha più di 15 anni è decisamente opportuno preventivarne l’acquisto di una nuova e le migliori, sotto il profilo del rendimento e dei costi, sono quelle a condensazione.

Tutti gli impianti di riscaldamento autonomo devono essere periodicamente manutenuti (la cadenza dipende dal tipo di apparecchio) e se hanno più di 4 anni di vita è necessario anche che il tecnico compili il rapporto di controllo sull’analisi dei fumi.  L’elenco delle imprese cui rivolgersi per effettuare “il tagliando della caldaia” è disponibile sul Catasto Impianti termici (http://www.sistemapiemonte.it/cms/privati/ambiente-e-energia/servizi/810-catasto-impianti-termici)

            Se l’impianto invece è centralizzato spetta all’amministratore di condominio assicurarsi che tecnici specializzati vengano periodicamente a controllare. Il capitolo più importante, per questo tipo di caldaie, è quello delle termovalvole, divenute ormai obbligatorie dal giugno dello scorso anno. Per la loro installazione ci pensa la ditta incaricata in assemblea condominiale, ma serve appunto una delibera e la responsabilità della mancata adozione è a carico dei singoli proprietari. In certi casi l’installazione delle termovalvole può essere esclusa se esiste una specifica perizia che escluda tecnicamente la possibilità del loro posizionamento. 

            In generale, comunque, si tratta di un fenomeno ormai residuale, così come sono sempre meno i condomini ancora non in regola. I controlli, sia per quanto riguarda le caldaie autonome sia per quelle centralizzate, spettano alle Province. 

            Infine, sempre nell’ambito della campagna di sensibilizzazione in tema di efficienza energetica, un apposito filone sarà dedicato alla necessità di dotarsi dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE), documento obbligatorio per ottenere l’agibilità di un nuovo edificio e per la compravendita o locazione di edifici esistenti. Se ne occupa un professionista esperto, che stila una sorta di “pagella” per l’immobile: è un documento utile proprio perché da questo è possibile trarre spunto per individuare gli interventi più significativi ed economicamente convenienti da effettuare a casa propria.

 Maggiori info su www.regione.piemonte.it/energia/efficienza_energetica.htm

Ufficio Categorie – Formazione – Sicurezza Confartigianato Asti

Cristina Baccichetto: Referente Settori: Artistico, Benessere, Comunicazione, Impianti, Metalmeccanica email: cristina.b@confartigianatoasti.com

Davide Marino: Referente Settori: Alimentazione, Autoripazione, Legno, Trasporti email: davide@confartigianatoasti.com