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“Vogliamo un Paese che sostenga convintamente il nostro impegno a costruire il futuro. Chiediamo il pieno coinvolgimento delle piccole imprese nell’attuazione del Pnrr e grandi riforme per rimuovere gli ostacoli storici allo sviluppo del Paese e al rilancio delle attività produttive”. E’ il messaggio lanciato dal Presidente di Confartigianato Marco Granelli dal palco dell’Assemblea nazionale di Confartigianato che si è svolta oggi a Roma.

E immediata è arrivata la risposta del Ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti il quale, nel suo intervento all’Assemblea, ha detto: “Questo è il tempo dell’investimento privato, è il tempo degli imprenditori, senza imprenditori coraggiosi non c’e’ possibilità di vincere queste sfide, non c’e’ Stato che possa generare sviluppo economico. Ma appunto perché è tempo dell’investimento e degli imprenditori è anche il tempo della cultura del lavoro, e del lavoro manuale” che in questo Paese “è stato a torto considerato lavoro di serie B. Senza lavoro manuale non c’e’ futuro. La grande sfida dietro la Next Generation Ue è che ci siano tanti giovani imprenditori tanti nuovi artigiani. E questo e’ l’investimento che sta facendo il governo che ha il dovere di creare le condizioni materiali e anche morali affinche’ questa ripresa e rinascita ci sia”.

Ad ascoltare le parole del leader degli artigiani e del Ministro Giorgetti, erano presenti i delegati del Sistema Confartigianato, i rappresentanti del Governo, del Parlamento, delle forze economiche e sociali. Tra gli altri, Giuseppe Conte, Presidente del Movimento 5 Stelle; Enrico Letta, Segretario del Partito Democratico; Giorgia Meloni, Presidente di Fratelli d’Italia; Matteo Salvini, Segretario della Lega; Antonio Tajani, Vice Presidente di Forza Italia.

L’Assemblea si è aperta con la lettura del messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il quale ha voluto rimarcare che “il mondo della piccola impresa diffusa ha affrontato con coraggio e resilienza questa durissima prova, confermando il suo ruolo di ossatura delle comunita’ territoriali e di àncora per la tenuta sociale”.

E proprio al ruolo svolto dagli artigiani e ai piccoli imprenditori durante la pandemia, alla loro grande capacità di resilienza, si è richiamato il Presidente Granelli nell’indicare le condizioni necessarie per agganciare la ripresa. A cominciare dal Pnrr “le cui risorse – ha detto – non si devono disperdere in spese improduttive. Ma soprattutto bisogna fare leva sui punti di forza del paese, puntando sulle micro e piccole imprese, il 94% del sistema produttivo, che contribuiscono a fare dell’Italia la seconda manifattura d’Europa dopo la Germania. Nel Pnrr occorre un Garante per le Mpi, e in questo senso attribuiamo strategica importanza al Tavolo Permanente con le Parti sociali, perché sia una reale occasione di coinvolgimento e di collaborazione”.
Granelli ha poi affrontato il tema cruciale delle riforme, “senza le quali non si va da nessuna parte”.

A cominciare dal fisco perché – ha detto – paghiamo troppe tasse, quasi 18 miliardi in più rispetto alla media dell’Eurozona, e in modo troppo complicato. E allora, meno tasse e più semplici da pagare: è questa la strada per rilanciare lo sviluppo. “L’accordo raggiunto tra i partiti della maggioranza – ha sottolineato il Presidente di Confartigianato – rappresenta la giusta direzione per aggredire la pressione fiscale e semplificare la vita delle imprese. Riteniamo infatti corretto che la riduzione dell’IRPEF riguardi tutte le forme di reddito in cui è essenziale la componente lavoro. E consideriamo altrettanto indispensabili l’introduzione della tassazione proporzionale del reddito d’impresa per ditte individuali e società di persone e il superamento dell’IRAP per le piccole imprese”.

Tra le riforme per lo sviluppo, Granelli ha poi indicato la necessità di investire sulla formazione tecnica e professionale, mentre sul fronte del sostegno finanziario alle imprese ha sollecitato forme di capitalizzazione per valorizzare il rapporto della piccola impresa con il suo territorio sul modello dei “minibond”, e di ricostituire la finanza di territorio agendo sui Confidi in una logica di riforma che li abiliti ad andare oltre la garanzia. Granelli ha poi denunciato i rincari del del 35,2% in un anno delle materie prime non energetiche che costano 46,2 miliardi alle piccole imprese. Anche sul fronte dell’energia elettrica, servono riforme strutturali perchè le piccole imprese italiane pagano il prezzo più alto d’Europa, il 23 per cento in più della media dell’eurozona. Non solo: a causa di una profonda iniquità nell’attribuzione degli oneri generali di sistema, meno consumano, più pagano Bisogna eliminare queste distorsioni.
Tra i cambiamenti strutturali da attuare, il numero uno di Confartigianato ha poi indicato la riforma del codice degli appalti e ha rinnovato l’appello a non frenare il superbonus 110% e gli incentivi per il sistema casa che stanno rimettendo in moto il settore delle costruzioni, con benefici per l’ambiente e i consumatori. Non si possono cambiare le regole “in corsa” e senza confronto preventivo, creando ansia di precarietà nelle imprese e nei cittadini”.

 

Combattiamo ogni giorno i pregiudizi e tutte le forme di violenza sulle donne con la forza gentile e intelligente dell’associazionismo che ci permette di compiere scelte di libertà, di condividere la piena affermazione dei nostri diritti di persone e di cittadine e di rafforzare la consapevolezza del nostro contributo allo sviluppo sociale ed economico”. Con queste parole la Presidente Nazionale  Daniela Biolatto e la Presidente Provinciale di Asti Anna Oliva esprimono l’adesione di Donne Impresa Confartigianato, che rappresenta 85.000 imprenditrici, alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

“La violenza si contrasta garantendo alle donne il diritto allo studio, al lavoro e a una migliore conciliazione con i tempi da dedicare alla vita e alla famiglia. Donne Impresa Confartigianato – sottolinea la Presidente Biolatto – sostiene l’empowerment economico e sociale delle donne e la loro partecipazione allo sviluppo dell’imprenditoria con un approccio ampio, che tiene conto del loro ruolo produttivo ma anche dell’enorme contributo all’economia offerto dal lavoro non retribuito, della distribuzione del tempo e delle aspirazioni delle giovani donne. L’empowerment economico e sociale, infatti, non può e non deve riguardare semplicemente il trasferimento di beni materiali e il sostegno a politiche finanziarie, bensì considerare la complessità della vita delle donne e, nel loro insieme, ostacoli, barriere, discriminazioni, ma anche potenzialità e ambizioni che influenzano proprio il rafforzamento del ruolo femminile. Con questo approccio l’empowerment socio-economico può essere strumento utile e necessario per combattere gli stereotipi di genere che generano squilibri e violenza a danno delle donne”.  #NonSeiSola

Ha fatto il pieno di spettatori l’Italia del valore artigiano narrata da Confartigianato a ‘Linea Verde Start’.

Al giro di boa della prima edizione autunnale, il programma di Rai1 realizzato in collaborazione con Confartigianato, nei quattro appuntamenti in onda il sabato, alle ore 12, nelle giornate del 9 e 23 ottobre e del 6 e 13 novembre, ha totalizzato una media di 1.349.000 spettatori a puntata, e una media di share del 15%.

Un risultato di grande successo che lo porta ad essere il programma più visto in Italia in questa fascia oraria.

A conquistare il pubblico della rete ‘ammiraglia’ della Rai sono state le storie dei 16 imprenditori di Confartigianato che, accompagnati dal conduttore Federico Quaranta in questo viaggio nell’Italia del valore artigiano, hanno testimoniato la capacità di coniugare tradizione e innovazione e di esprimere eccellenza manifatturiera, sostenibilità e specificità territoriale, trasmissione di competenze alle nuove generazioni.

Il viaggio di Linea Verde Start è iniziato in Piemonte, alla scoperta del patrimonio di saperi e sapori artigiani che trova nella cultura del cibo e nella produzione agroalimentare una delle manifestazioni più raffinate e pregevoli a livello mondiale. Il ‘fil rouge’ del valore artigiano ha trovato terreno fertile in Lombardia dove il saper fare artigiano crea opportunità di lavoro per i giovani, dove le competenze si trasmettono di padre in figlio per arricchire l’esperienza accumulata con le innovazioni indispensabili imposte dal mercato. E dove il valore artigiano diventa anche elemento attrattivo per le nuove forme di turismo esperienziale. In Emilia Romagna, Linea Verde Start ha incontrato imprenditori artefici dell’affermazione della manifattura made in Italy nel mondo ed in cui il valore artigiano è alla base dell’innovazione tecnologica. Il viaggio è proseguito in Puglia per scoprire il recupero di antiche tradizioni produttive in chiave innovativa e sostenibile e la capacità di conquistare i mercati internazionali valorizzando le materie prime autoctone.

Gli imprenditori di Confartigianato continueranno ad essere protagonisti di Linea Verde Start nell’edizione 2022 del programma:  all’inizio dell’anno nuove puntate, nuove storie di imprese e di territori in un itinerario che toccherà altre regioni d’Italia, sempre all’insegna del valore artigiano.

Convertito definitivamente in legge il D.L. 127/2021, provvedimento con il quale è stato esteso l’obbligo di green pass nei luoghi di lavoro.

Accolte le richieste di Confartigianato in materia di semplificazione dei controlli da parte dei datori di lavoro e di contratti a termine per la sostituzione dei lavoratori privi di green pass.

Sono state introdotte alcune modifiche migliorative in merito alla verifica del green pass da parte del datore di lavoro il provvedimento interviene a modificare l’art. 9 – septies, comma 5 n. 52/2021 prevedendo che i lavoratori possono richiedere di consegnare al proprio datore di lavoro copia della certificazione verde. In caso di consegna del green pass i lavoratori, per tutta la durata della relativa validità, sono esonerati dai controlli da parte del datore di lavoro, che potranno registrare la data di scadenza della certificazione verde, assicurando la continuità dell’attività d’impresa senza la necessità di controlli quotidiani.

Sempre in materia di controlli il provvedimento chiarisce che per i lavoratori somministrati la verifica circa il possesso del green pass compete all’utilizzatore, mentre è onere del somministratore informare i lavoratori circa gli obblighi normativi previsti.

Sono state introdotte anche alcune modifiche alla norma che permette alle imprese con mendo di 15 dipendenti di sospendere e sostituire i lavoratori privi di green pass e il contratto si può rinnovare più volte.

Anche i soggetti che svolgono attività di formazione hanno l’obbligo di presentazione del green pass nei luoghi di lavoro.

Per quanto concerne il GDPR gli obblighi sono i seguenti:

  • Informativa da consegnare ai dipendenti sulla possibilità di consegnare il Green Pass valido al datore di lavoro;
  • La richiesta al lavoratore di consegnare il green pass;
  • Nomina del soggetto autorizzato/designato nel caso in cui la raccolta e la compilazione del registro dei green pass venga fatto da un soggetto diverso dal titolare del trattamento;
  • Registro dei green pass con i dati minimi necessari
  • Aggiornamento del Registro dei Trattamenti.

I nostri uffici sono a disposizione per ogni eventuale chiarimento.

 

Confartigianato Imprese in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali “Marco Fanno” dell’Università di Pavia, hanno elaborato un questionario di autovalutazione sulle strategie e-commerce dedicato alle Micro Piccole e Medie Imprese e vi invitiamo a compilarlo, richiede veramente pochi minuti.

Il test di autovalutazione sarà in grado di dire subito quanto le imprese sono preparate rispetto al commercio elettronico,  analizzando le risposte attraverso la considerazione dei parametri tecnologici, culturali e organizzati, oltre alle aspettative degli imprenditori.

Si tratta di un questionario agile ma completo e soprattutto e sviluppato a partire dalle dinamiche reali delle imprese artigiane e delle MPMI, accrescere la cultura del commercio elettronico e del digitale presso le imprese associate non è solo nel loro interesse ma anche in quello di Confartigianato per dare risposte sempre più adeguate alle richieste dei nostri associati.

Di seguito trovate il link per la compilazione del questionario: https://lnkd.in/duyFaVGM

 

 

Per la tutela del servizio pubblico, dell’artigianato e del lavoro:

chiediamo lo stralcio dell’art. 8 del DDL Concorrenza e l’avvio immediato del R.E.N.

Prematuro il fermo, proclamiamo lo stato di agitazione della categoria.

 

Stralcio dell’articolo 8 del Ddl Concorrenza e apertura immediata di un tavolo di confronto con il Governo e il Parlamento per riavviare il percorso di riforme del trasporto pubblico locale non di linea. Lo chiedono Confartigianato Imprese e Casartigiani Trasporto Persone che hanno proclamato lo stato di agitazione della categoria ma non aderiscono al fermo nazionale indetto per il 24 novembre.

In un articolato documento congiunto spiegano i motivi della grande preoccupazione per quanto contenuto nel Ddl Concorrenza in tema di trasporto pubblico locale non di linea e ribadiscono la richiesta di un’interlocuzione con le istituzioni per tutelare il lavoro e la dignità degli imprenditori del settore.

Pubblichiamo di seguito il testo del documento di Confartigianato Imprese e Casartigiani Trasporto Persone.

 

Confartigianato Imprese e Casartigiani Trasporto Persone valutano il testo dell’art. 8 del DDL Concorrenza un duplicato della delega già in essere per la riforma del trasporto pubblico locale non di linea ed esprimono grande preoccupazione per assetti di mercato che potrebbero compromettere le prospettive di accesso al mercato degli operatori e alcuni dei principi cardine del nostro ordinamento anche in contrasto con la Costituzione, che riconosce e tutela il valore dell’artigianato e della cooperazione.

Una disinvolta apertura alle piattaforme che si basano sull’intermediazione del lavoro mina proprio le caratteristiche tipiche dell’esercizio autonomo e mutualisticamente organizzato delle attività di trasporto di persona non di linea, con il rischio di trasformare migliaia di imprese in “lavoratori subordinati”, vincolati ad un regime prossimo al caporalato. Tra l’altro non apportando per l’utente alcun miglioramento del servizio come già sperimentato in altre nazioni nelle quali si sta tornando all’assetto precedente. Deve essere marcata la differenza tra intermediazione e interconnessione, per evitare che si verifichi un vero e proprio attacco al lavoro che privilegi pericolosamente strumenti che lo intermediano anziché produrlo. Tutelare il lavoro non l’intermediazione del lavoro.

Ribadiamo che la libertà d’impresa non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale, non può recare danno alla sicurezza, alla liberta e alla dignità umana, come previsto dall’art. 41 della Costituzione, nell’ottica dell’interesse collettivo che nel nostro settore deve essere sempre garantita, in quanto servizio pubblico, e il provvedimento non può prescindere dalla difesa dell’artigianato e della cooperazione – settori tutelati dall’art. 45 della Costituzione.

Dobbiamo continuare a sostenere quanto contenuto nell’art. 117 della Costituzione sulle competenze specifiche delle Regioni in materia di Trasporto Pubblico Locale. Superare l’autonomia regionale contraddice e fa venir meno i principi della programmazione territoriale, della regolazione e del livello dei servizi, della garanzia di servizio pubblico che le Regioni in questi anni hanno assicurato.

Confartigianato Imprese e Casartigiani Trasporto Persone considerano che, in questo momento, l’adesione al fermo nazionale è una prematura forzatura che in questa fase – in considerazione del prevedibile iter parlamentare del provvedimento – rischia di compromettere la strada di una responsabile interlocuzione con le Istituzioni.

La collettività o le Istituzioni (Governo, Parlamento, Conferenza Unificata, Regioni, Comuni) devono essere portate a condividere, che la regolazione del nostro servizio – prevista nella normativa europea – va nell’interesse dei cittadini e dell’utenza. A questi noi ci rivolgiamo, perché comprendano che non si tratta di una battaglia di parte; scardinare un servizio pubblico come il nostro sottrae valore, competenze e risorse  alla collettività perché si propone di scavalcare questi fattori senza rispettare precisi principi costituzionali solo in nome del profitto, del libero mercato e di squilibrata concorrenza.

Le categorie del trasporto persone, durante la pandemia, e per contrastarne gli effetti:

  • hanno svolto un essenziale ruolo di servizio pubblico riconosciuto dalle istituzioni locali e dai cittadini;
  • hanno prodotto ore di servizio senza corrispettivo, ha svolto la propria attività in condizioni difficili con dignità e spirito collaborativo;
  • hanno visto la loro operatività ridotta a causa degli indici di carico, associata ad una mobilità fortemente ridotta;

Per tutto ciò ci attendevamo attenzione; non farlo o peggio essere inseriti nel DDL concorrenza non è una risposta degna dello spirito di sacrificio e del senso di responsabilità sociale dimostrati dagli operatori.

Per questi motivi e nell’interesse generale della collettività e delle imprese, Confartigianato Imprese e Casartigiani Trasporto Persone:

  • proclamano lo stato di agitazione degli associati;
  • chiedono lo stralcio dell’art. 8 del DDL Concorrenza e l’apertura immediata di un tavolo di confronto con Parlamento e Governo per riattivare quel processo di riforme previsto con l’approvazione della legge 12/2019, mai portato a termine;
  • non prenderanno parte alla manifestazione nazionale del 24 v. per le motivazioni in premessa;
  • attendono che la richiesta di incontro al Governo, formulata per le vie brevi, sia accolta per rispetto del contributo che le categorie hanno dato durante la pandemia come segno di comprensione delle difficoltà ancora oggi sostenute;
  • si riservano –  in  futuro  e in ragione del proseguo  della vertenza  –  di mettere in  campo  eventuali ulteriori  iniziative di rivendicazione e lasciano liberi gli associati sul territorio, in merito al comportamento da tenere, il 24 v.;
  • organizzano, per il giorno 24 alle ore 11.00, in videoconferenza, le proprie assemblee nazionale degli iscritti, invitando rappresentanti delle Istituzioni e alle quali parteciperanno i rispettivi gruppi dirigenti nazionali di categoria.

 

Lo scorso 28 ottobre all’Assemblea elettiva del Gruppo Regionale Trasporto Merci C/Terzi, svoltasi in collegamento webex, è stato eletto quale Presidente Regionale il sig. Giovanni Rosso (AT) e Vice Presidente Regionale del settore il sig. Massimo Curcio (NO).

Giovanni Rosso dopo aver ringraziato il Presidente uscente Aldo Caranta per quanto fatto in questi anni ha illustrato ai presenti alla riunione il suo programma di mandato.

Rosso dal 2008 ricopre la carica di Rappresentante Provinciale di tutti gli autotrasportatori astigiani. Negli anni successivi è entrato a far parte del sistema nazionale in qualità di componente il collegio dei probiviri, all’interno del quale ha sempre cercato di operare con la massima professionalità e responsabilità, ed è stato altresì designato componente per Confartigianato all’interno dell’UETR.

 

 

 

Il Gruppo Territoriale Anap di Asti organizza per il prossimo 12 dicembre 2021, presso la Chiesa della Cattedrale di Asti, la tradizionale Cerimonia in ricordo dei propri Soci deceduti. Alla Santa Messa che sarà celebrata alle ore 10:30, seguirà il PRANZO SOCIALE che quest’anno sarà servito dagli operatori della Scuola Alberghiera nella sede di Via Asinari 5, sempre ad Asti.

–       Quota di partecipazione € 25,00 cad. (da versarsi al momento della prenotazione)

–       PRENOTAZIONE obbligatoria sino ad esaurimento dei posti disponibili al 0141/596271/72/79

–       Obbligo di Green-Pass per l’ingresso per il pranzo.

Tra il mese di novembre/dicembre il gruppo ha anche organizzato due importanti incontri a tema con la Dott.sa Claudia Nalin che si terranno presso la nostra Sala Nebiolo nella di Confartigianato Asti per:

Venerdì 12 novembre 2021 ore 15:00

LE RELAZIONI SOCIALI E FAMILIARI AI TEMPI DEL COVID. L’emergenza pandemica mondiale che abbiamo vissuto ha creato uno scenario inedito a livello delle relazioni interpersonali e sentimentali. La convivenza forzata (o il distanziamento forzato) hanno messo coppie e famiglie di fronte alla necessità di dover cambiare le abitudini e le routine quotidiane radicate e ha inevitabilmente mostrato limiti e risorse insite nelle relazioni. Affronteremo le conseguenze di tutto questo e analizzeremo insieme le ricadute sul nostro presente e futuro prossimo.

 Venerdì 10 dicembre 2021 ore 15:00

NONNI, FIGLI E NIPOTI: COMPLESSITA’ TRA GENERAZIONI. La figura dei nonni continua a mantenere un ruolo rilevante nella quotidianità di molte famiglie, rappresentando spesso un aiuto fondamentale per la gestione della crescita delle nuove generazioni. L’arrivo di un nipote modifica profondamente gli equilibri familiari e riattiva l’esperienza relazionale che neo-genitori e neo-nonni hanno vissuto nel passato. Cambiano gli equilibri e si presentano momenti di difficoltà. Analizzeremo le possibili difficoltà legate alla complessità di diventare nonni attraverso nuove modalità per vivere serenamente questa tappa.

–       È gradita la conferma di partecipazione al 0141/596271/72/79

–       Obbligo di Green-Pass per l’ingresso per gli incontri.