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Desidero esprimere a tutti gli imprenditori artigiani e alle loro famiglie gli auguri di buon Natale e di un nuovo anno, sereno e proficuo.

Voglio condividere con voi l’orgoglio per il lavoro che Confartigianato ha compiuto anche quest’anno al vostro fianco, sostenendovi negli sforzi per reagire alle difficoltà e contribuire al rilancio del nostro Paese.

Consapevoli e forti del nostro impegno e dei risultati che abbiamo ottenuto, nel 2023 dobbiamo valorizzare ancora di più l’operosità, il saper fare che ci rende unici al mondo.

Viviamo questi giorni di Festa cogliendo il messaggio più autentico del Natale: il rinnovamento nel segno della fede, della speranza, della pace.

Con le nostre imprese testimoniamo con forza i valori artigiani del lavoro, del benessere economico e del progresso sociale.

Difendiamo e valorizziamo le radici profonde della nostra tradizione produttiva che dà vita all’eccellenza manifatturiera italiana e che contribuisce al Made in Italy.

Dedichiamo il nostro talento a costruire prospettive di innovazione, nel rispetto di uno sviluppo sostenibile e coerente con la nostra identità.

Siamo artigiani di un futuro nuovo, costruttori di sviluppo economico e coesione sociale.

A tutti, ancora buon Natale e buon 2023!

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ASSEMBLEA CONFARTIGIANATO TRASPORTI, MINISTRO SALVINI: “FONDAMENTALE IL CONFRONTO CON LE VOSTRE IMPRESE”

 

“Il confronto e il dialogo con le vostre imprese sono fondamentali. Contate sul fatto che Confartigianato avrà nel Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture casa sua”. E’ l’impegno espresso da Matteo Salvini, Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, intervenuto oggi in videocollegamento all’Assemblea nazionale di Confartigianato Trasporti.

 

“L’Italia viaggia con noi!” è il titolo dell’Assemblea i cui lavori, introdotti dal Segretario Sergio Lo Monte, sono stati aperti dal saluto del Presidente di Confartigianato Marco Granelli e dall’intervento del Presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani.

 

Granelli ha sottolineato l’importanza dell’occasione assembleare per trarre un bilancio dei risultati raggiunti ma anche disegnare la mappa di navigazione per il futuro. In proposito, il Presidente di Confartigianato ha fatto rilevare i problemi più urgenti per gli autotrasportatori, a cominciare dal caro-gasolio e, in generale dai costi dell’energia che – ha detto – al di là degli apprezzabili sforzi profusi dal Governo nella Legge di bilancio, vanno affrontati in modo strutturato e definitivo anche a livello europeo. Granelli si è poi soffermato sul tema del lavoro e sulla carenza di manodopera che interessa anche il settore dell’autotrasporto. A questo proposito, ha sottolineato la necessità di potenziare la formazione delle competenze tecniche e in particolare l’apprendistato professionalizzante.

 

Il Presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani ha richiamato l’attenzione del Ministro Salvini sugli aspetti cruciali per gli autotrasportatori. In particolare ha sollecitato interventi per risolvere la questione dei transiti al Brennero e per ammodernare le infrastrutture viarie del Paese. In tema di rincari dei carburanti, Genedani ha sottolineato l’importanza dello stanziamento di 200 milioni dedicato alle imprese che operano in conto terzi. “Una misura – ha detto – che va difesa per salvaguardare le esigenze dei nostri autotrasportatori i quali chiedono anche il rafforzamento delle regole per garantire il rispetto dei tempi di pagamento da parte della committenza”. Sul fronte della transizione green, Genedani ha rivendicato il primato di Confartigianato Trasporti nell’impegno per il rinnovamento del parco veicolare. “Ma – ha aggiunto – ora servono risorse, con un fondo di almeno 250 milioni di euro, per consentire la dismissione dei vecchi camion e l’acquisto di mezzi ecologici”. Il Presidente di Confartigianato Trasporti ha infine auspicato un confronto intenso con il Ministero anche per affrontare il tema della carenza di personale e della formazione degli autisti.

 

Il Ministro Salvini ha ribadito la disponibilità al dialogo e ha risposto punto per punto alle questioni poste dal Presidente Genedani. Sul tema del Brennero ha assicurato di averne parlato con il suo collega tedesco. “Sono inaccettabili – ha detto – trattamenti diversi che si trasformano in concorrenza sleale per gli autotrasportatori. Non esistono Paesi di serie A e di serie B. In assenza di segnali concreti, a gennaio ci vediamo sul Brennero”.

 

In merito alle risorse per il caro-gasolio, Salvini ha assicurato: “Controlleremo che siano garantite per le imprese che operano in conto terzi”. Il Ministro ha poi ribadito l’impegno all’ammodernamento delle infrastrutture e, in questo, sarà fondamentale la riforma del Codice degli appalti approvata ieri dal Consiglio dei Ministri, che viene incontro alle esigenze delle piccole imprese, permetterà di aprire cantieri in tempi più veloci, con minore burocrazia, e creerà posti di lavoro”. Sul fronte della formazione, Salvini ha sottolineato: “Lavorate bene con l’apprendistato, sono un tifoso della riforma degli Istituti Tecnici Superiori”.

 

Il Ministro ha poi annunciato l’impegno ad un appuntamento mensile per affrontare le questioni inerenti i rapporti con la Motorizzazione Civile e ha concluso augurando buon lavoro agli imprenditori di Confartigianato per affrontare il futuro all’insegna della fiducia, dell’energia e della determinazione.

 

Presenti all’Assemblea Nazionale anche la delegazione di Confartigianato Imprese Piemonte, capitanata dal Presidente Regionale Trasporti, Giovanni Rosso. Particolarmente apprezzato l’intervento che il Presidente Rosso ha svolto nel corso della parte privata dell’Assemblea, in occasione della quale ha rimarcato i problemi che attanagliano le imprese del settore: tra questi, la carenza di autisti e il metodo di calcolo dei tempi riposo che comporta un  drastico allontanamento dei giovani dalla professione.

(nella foto il Presidente Regionale Trasporti Giovanni Rosso)

 

 

Davide Marino

Ufficio Categorie – Sicurezza – Formazione

Referente settori: alimentazione, trasporti, autoriparazione, legno.

telefono 0141/596205;    fax 0141/599702;   Mobile 3703124658

È stato pubblicato sul sito di Finpiemonte un avviso riferito all’apertura degli sportelli telematici per la presentazione delle richieste di ristoro a beneficio delle imprese piemontesi che svolgono servizi di trasporto di noleggio di auto con conducente (codice ATECO 49.32.2, 49.32.20, cfr D.G.R.) e trasporto turistico di persone mediante autobus coperti, ex lege 218/2003. Lo sportello è aperto dalle ore 9.00 del 6 dicembre 2022 alle ore 12.00 del 9 gennaio 2023.

I ristori di cui sopra sono stati approvati con Deliberazione della Giunta Regionale 19 luglio 2022, n. 4-5396 DCR 119-1257 – 20.01.202, nella quale sono riportati i criteri e le modalità di erogazione dei contributi riconosciuti alle imprese.

Per le imprese esercenti il noleggio auto con conducente è previsto un contributo di euro 1.000 per la prima auto ed euro 700 per le ulteriori auto di proprietà dell’impresa o in leasing alla data di approvazione della DGR sopra richiamata. Maggiori dettagli sono consultabili alla seguente pagina:

https://www.finpiemonte.it/agevolazioni/misura-11-noleggio-auto-conducente

 

Per le imprese esercenti il trasporto turistico di persone mediante autobus coperti, la quantificazione dell’aiuto sarà assegnato sulla base del numero di autobus immatricolati “noleggio con conducente” di proprietà e/o in leasing delle imprese beneficiarie attribuendo ad ogni mezzo una percentuale di assegnazione dell’aiuto in funzione dell’attività svolta dall’impresa durante il periodo emergenziale marzo 2020 – dicembre 2020. Maggiori dettagli sono consultabili alla seguente pagina:

https://www.finpiemonte.it/agevolazioni/misura-11-trasporto-turistico-persone-mediante-autobus-coperti

 

 

Davide Marino

Ufficio Categorie – Sicurezza – Formazione

Referente settori: alimentazione, trasporti, autoriparazione, legno.

tel. 0141/596205       fax.   0141/599702    Mobile 3703124658

 

 

Orario Uffici:

lunedì e venerdì dalle ore 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 16.30

martedì, mercoledì e giovedì dalle ore 8.30 alle ore 12.30, pomeriggio chiuso

“La bozza della legge di bilancio 2023 viene considerata dagli artigiani complessivamente positiva, ma rappresenta solamente un primo passo cui è necessario dare seguito. È infatti prioritario concentrare le risorse per contrastare l’emergenza provocata dai costi energetici, con la massima attenzione nei confronti del sistema delle piccole imprese grazie all’incremento del credito d’imposta per il primo trimestre del prossimo anno. Valutiamo positivamente anche gli sforzi per ridurre il peso della pressione fiscale nei confronti delle microimprese, in particolare delle imprese individuali, ma anche quest’aspetto deve portare ad un ulteriore taglio dei costi per ‘fare impresa’ in questo mandato governativo”. Lo afferma Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte insieme a Roberto Dellavalle, Presidente di Confartigianato Asti.

“Tuttavia, -prosegue Felicil’effetto benefico dell’incremento a 85.000 euro della soglia di ricavi per poter rientrare nel regime forfettario va valutato caso per caso. Ad esempio, coloro che hanno importanti detrazioni da dedurre per lavori edili eseguiti sulla propria abitazione, che con il regime forfettario perderebbero, continueranno ad usare i regimi ordinari di imposta.”

“Inoltre, -continua Felici – l’attenzione che l’imprenditore dedica alla propria contabilità non può concentrarsi solo sul rispetto del limite di ricavi. Attenzione sempre più richiesta, dato che, secondo le bozze della manovra in circolazione, si uscirebbe dal forfait già dal giorno dopo lo sforamento del limite degli 85.000 euro e non più dall’anno successivo.”

“Positivo -sottolinea Felici- il tentativo di alleggerire le imposte su coloro che incrementano il proprio reddito nel 2023 rispetto al più alto fra quelli realizzati tra il 2020 ed il 2022. La cosiddetta “flat tax incrementale” potrebbe rivelarsi utile per molte delle nostre imprese, che, grazie ai bonus edilizi, hanno visto i propri redditi aumentare nell’ultimo triennio. Peccato che le previsioni per l’anno prossimo, vista anche l’ennesima serrata sugli incentivi esistenti ad opera del decreto Aiuti Quater, non fanno pensare ad un ulteriore consolidamento degli ultimi risultati raggiunti.”

“Apprezziamo ancora -afferma Felici– anche il buon senso dimostrato dal Governo nel comprendere come sia utile instaurare un rapporto sempre più collaborativo tra Amministrazione Finanziaria e contribuente: si parla delle nuove misure in programma per ridurre il contenzioso tra Erario e contribuenti”.

“La nota dolente -sottolinea Felici- è legata al superbonus ed all’ancora irrisolto problema dei crediti tuttora incagliati. I termini, strettissimi, entro i quali il decreto Aiuti Quater impone ai condomini di decidersi, deliberare e presentare la documentazione in Comune, si traducono nell’ennesima modifica in corsa delle regole del gioco. Francamente, sul tema ci si aspettava un comportamento di discontinuità rispetto a quello tenuto dai Governi precedenti. Ribadiamo come la transizione energetica degli edifici sia un processo lungo da realizzare e che, pertanto, necessita di regole stabili per fruire di incentivi, magari anche meno convenienti del 110%. Si auspica che, in sede di conversione del decreto, si metta seriamente mano al problema dei crediti che le imprese hanno acquisito dai propri committenti e che ora le banche si rifiutano di acquistare, avendo raggiunto la propria capienza. Sicuramente si devono definire regole chiare per limitare il perimetro delle responsabilità nella cessione. Poi si conceda, ad esempio, di poter consumare quel credito che in un anno non si è riusciti ad utilizzare, anche negli anni successivi, senza scadenza. In generale, auspichiamo che, a differenza del recente passato, si permetta alle imprese di rispettare le regole di buon senso eliminando inutili ed affastellate lungaggini burocratiche.”

“Nel complesso -conclude Felici– la manovra, condizionata dai vincoli di bilancio, presenta ancora un profilo emergenziale che non lascia spazio all’atteso sostegno agli investimenti per la crescita. Auspichiamo che il confronto avviato con l’esecutivo consenta di definire interventi strutturali per una incisiva azione di ammodernamento e per rafforzare il potenziale di crescita del Paese.”

La nostra Associazione in collaborazione con Confartigianato Cuneo metterà a disposizione alle imprese associate, un servizio per definire eventuale accesso ai crediti di imposta previsti dai decreti del Governo, conseguenti ai maggiori costi sostenuti dalle imprese sulle bollette energetiche.

Per accedere al servizio di valutazione e/o servizio di conteggio del valore del credito d’imposta (sono tutti servizi a pagamento) e quindi, eventualmente di beneficiare dei crediti di imposta previsti si potrà procedere con la raccolta della presente documentazione:

– copia di cortesia delle fatture energia elettrica / gas di competenza PRIMO TRIMESTRE 2019 E PRIMO TRIMESTRE 2022.

– copia di cortesia delle fatture energia elettrica / gas di competenza SECONDO E TERZO TRIMESTRE 2022

Per ogni conteggio ci sarà inviato un file per ogni azienda con il credito di imposta spettante e l’indicazione del codice tributo in formato Word che sarà nostra cura inviarlo alle imprese e/o utilizzarlo in caso di servizi contabili presso la nostra Associazione.

Restiamo a disposizione per ogni ulteriore chiarimento telefonare al 0141/596201 o scrivere a info@confartigianatoasti.com.

Il Presidente Carlo Benotti e il Gruppo Territoriale Anap di Asti organizza presso la sede di Confartiginato Asti in Sala Nebiolo per lunedì 5 dicembre alle ore 21:00 un incontro con la Questura di Asti “ATTENTI ALLE TRUFFE! – Non siete soli … chiamateci sempre” per discutere insieme a loro di uno dei maggiori problemi che riguardano gli anziani è quello della sicurezza: sicurezza in casa e fuori casa. Molto spesso gli anziani vivono da soli e questo aumenta il loro desiderio di sicurezza. Tra i motivi che minano questa esigenza primaria vi sono le truffe alle quali possono essere soggetti.

L’incontro fa parte di un ciclo d’incontri della  Campagna nazionale contro le truffe agli anziani,  è promossa da Anap, insieme con il Ministero dell’Interno, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale della Polizia Criminale, con il contributo della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza.

 

 

“Nei prossimi anni vorremmo considerarci come artigiani dell’Italia, occupandocene con la stessa meticolosità, dedizione, pazienza e amore con cui un artigiano si occupa dei suoi prodotti”. Con queste parole il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è rivolta all’Assemblea di Confartigianato riunita oggi a Roma.

Il Premier Meloni ha risposto punto per punto alla relazione del Presidente di Confartigianato Marco Granelli il quale ha offerto la forza degli artigiani e delle micro e piccole imprese quali ‘costruttori di futuro’, anche per le nuove generazioni, confidando in un nuovo patto di fiducia tra lo Stato e le imprese, per lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese”.

Ad ascoltare le parole del leader degli artigiani e del Presidente Meloni, erano presenti 1600 persone, tra delegati del Sistema Confartigianato, rappresentanti del Parlamento, tra cui il Presidente del Senato Ignazio La Russa, del Governo, delle forze economiche e sociali, anche i delegati del Sistema Confartigianato, tra i quali la nutrita delegazione astigiana.

L’Assemblea si è aperta con la lettura del messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Numerosi comparti del tessuto produttivo -scrive il Capo dello Stato – sono impegnati ad affrontare l’instabilità economica, causata dalla pandemia e aggravata dall’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina, con significative ricadute sulle piccole imprese e sull’artigianato. Si tratta di segmenti strategici dell’economia italiana ed è necessario sostenere l’efficienza dei loro processi produttivi attraverso gli strumenti di potenziamento e innovazione forniti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nel pieno rispetto e in coerenza con gli obiettivi di sostenibilità ambientale. Rinnovare, rafforzare la competitività delle piccole imprese e dell’artigianato significa promuovere eccellenze del nostro Paese e, per quanto riguarda l’artigianato di produzione, integrare filiere, rilanciare economie delle aree interne anche con effetti perequativi di lungo termine. E’ un’opportunità di incoraggiamento dell’imprenditorialità giovanile e un catalizzatore di flussi di capitale umano in storiche realtà italiane, impoverite e colpite dall’esodo. Istituzioni della Repubblica, parti sociali, imprenditori, sono chiamati a concorrere a questi obiettivi e mi è grato, rivolgendo gli auguri di buon lavoro alla vostra Assemblea, auspicare successo in questa impresa”.

L’Assemblea è stata l’occasione per chiedere al premier Giorgia Meloni attenzione all’artigianato e alle micro e piccole imprese, rimuovendo gli ostacoli “che – ha sottolineato il Presidente di Confartigianato – troppo spesso mortificano il nostro talento e le nostre ambizioni”.

Per Granelli, infatti “gli appesantimenti amministrativi in materia di lavoro si sommano alla Torre di Babele della legislazione fiscale: secondo la Banca Mondiale per tempi e procedure per pagare le tasse, nel 2020, l’Italia si colloca al 128esimo posto, ultima tra i 27 paesi dell’Unione europea. È difficile pagare le imposte ed è facile incorrere in errori. Inoltre il livello di tassazione è troppo elevato: la pressione fiscale nel 2022 è pari al 43,8% del Pil, in aumento di 0,4 punti rispetto al 2021 e il carico fiscale che grava su cittadini ed imprese è superiore di 1,9 punti rispetto alla media dell’Eurozona. In pratica, il prossimo anno pagheremo 42,2 miliardi di maggiori tasse, pari a 711 euro pro capite. Con questo divario, con questa zavorra è difficile per noi competere sui mercati internazionali”.

“Seppur in una difficile situazione di finanza pubblica – ha aggiunto – vanno quindi indirizzate risorse a riduzione della pressione fiscale che grava su tutte le forme di lavoro anche mediante l’armonizzazione e la parificazione delle detrazioni spettanti in relazione alle diverse tipologie di reddito. Si incentivi, inoltre, chi scommette sul proprio futuro: chi apre una nuova azienda e ancor di più chi decide di assumere, creando, quindi, valore non solo per sé stesso ma anche per i propri dipendenti”.

“Le imprese, in questo difficile momento – ha proseguito Granelli – hanno bisogno di avvertire il fisco come lo strumento con cui lo Stato garantisce servizi di qualità ai propri cittadini e solidarietà nei confronti dei più deboli e non come un nemico da cui difendersi. Auspichiamo in questo senso la ripresa di un tavolo di confronto sull’avvio della riforma fiscale”.

Su tale contesto pesa anche il caro energia, che alle piccole imprese quest’anno costa 24 miliardi in più rispetto al 2021. “Un impatto enorme – ha proseguito Granelli -. Ma questo non impedisce alla micro-piccola impresa di essere motore dello sviluppo del Paese, nonostante sia addirittura considerata da alcuni la principale causa dei mali dell’economia italiana”.

Sul fronte del lavoro, Confartigianato chiede di smetterla con gli approcci ideologici, rimettendolo al centro dell’azione politica, puntando sull’apprendistato “che deve diventare il principale canale di accesso dei giovani nel mondo del lavoro, perché non è un contratto come gli altri, ma consente al giovane di crescere e formarsi in contesti nei quali la trasmissione del sapere non avviene in maniera statica”. “Crediamo nell’alternanza scuola lavoro – ha proseguito Granelli -; nell’istruzione professionalizzante – sulla quale occorre un approccio nuovo che la renda non discriminatoria -; in politiche attive moderne ed efficaci che partano dai reali fabbisogni delle imprese”.

Il Presidente Granelli chiede al Governo di trovare una soluzione a quelle imprese che hanno concesso lo sconto in fattura sui bonus edilizi. “A nostro parere – ha proseguito Granelli -, occorre: rendere più flessibile l’impiego dei crediti; aumentare la capacità fiscale delle banche, concedendola possibilità di utilizzare compensazioni; valutare la possibilità di prevedere un ‘compratore di ultima istanza’, a controllo pubblico. Ne va della sopravvivenza di molte imprese. Il tema dei bonus in edilizia è per noi centrale perché garantisce uno sviluppo duraturo del Paese, perciò condividiamo la necessità che si apra un confronto costruttivo sul futuro della misura. E come diceva mio nonno, saggio artigiano, ‘Quando girano le gru, gira il Paese’”.

Il Presidente Giorgia Meloni ha replicato alla relazione del Presidente Granelli ricordando: “Noi compiamo un mese dal giuramento, e in un mese abbiamo già incontrato parti sociali e imprese. Come voi credo nel valore centrale dei corpi intermedi“. “Vorrei che il nostro non fosse semplicemente un confronto di carattere sindacale su quello di cui io ho bisogno e su ciò di cui avete bisogno voi. Ma vorrei un confronto stabile sulla strategia di questa nazione, perché il problema dell’Italia è che le è mancata una strategia e invece ha un disperato bisogno di scegliere dove vuole andare e cosa vuole essere e coinvolgere tutti gli attori della nazione dell’economia per puntare a un obiettivo”.

Meloni ha poi affrontato il tema della difesa del made in Italy, segnalando che “nei prossimi giorni vogliamo accompagnare la manovra finanziaria con allegato ad hoc dedicato alla valorizzazione e la tutela del Made in Italy, della proprietà intellettuale, della lotta alla contraffazione. Questo sarà oggetto del nostro confronto”.

Sulla riduzione del costo del lavoro, Meloni ha sottolineato che “l’orizzonte della legislatura è un taglio del 5% almeno” del cuneo fiscale “due terzi al lavoratore, un terzo all’azienda. Anche l’azienda deve avere un beneficio dal taglio del cuneo fiscale”. E sempre in tema di lavoro, ha aggiunto: “Dalla legislatura precedente usciamo con la concezione che la povertà la potevi abolire con un decreto, che la crescita si possa fare con una norma dello Stato ma lo Stato non crea crescita, lo fanno le aziende. Allo Stato compete di mettere nelle condizioni di lavorare, non mettere i bastoni tra le ruote“.

Il costo dell’energia è stato un altro argomento affrontato dal Presidente del Consiglio: “Per me, da presidente del Consiglio, prendere 30 miliardi e metterli sulle bollette quando so che in gran parte stanno andando alla speculazione, è una cosa che fa male”. Quindi ha aggiunto l’impegno a lavorare in questo senso per “consentirci di recuperare una parte di quelle risorse”, riconoscendo anche l’impegno svolto su questo dal precedente governo a cui “do atto di essersi battuto in Europa per il tetto europeo al prezzo gas”.

Meloni ha poi richiamato le misure della legge di bilancio approvata ieri sera dal Consiglio dei Ministri: “Nella manovra facciamo due scelte fondamentali: la prima è la proroga dei crediti di imposta per le aziende aumentandola dal 40 al 45% per le energivore e dal 30 al 35% per le non energivore, perché per noi la messa in sicurezza del tessuto produttivo è la priorità. Lo abbiamo fatto per le imprese e lo facciamo per le famiglie, eliminando gli oneri impropri sulle bollette, riscrivendo la norma sugli extraprofitti, in modo tale che ci consenta di superare le imperfezioni alla base delle contestazioni. In questi trenta giorni abbiamo mantenuto l’impegno preso di dedicarci alla grande emergenza energia: trenta miliardi di euro sono stati investiti su questo, 9 già impegnati in decreto per sostenere famiglie e imprese fino a fine anno e altri 21 nella nuova legge di bilancio che abbiamo presentato questa mattina”.

E ancora sul reddito di cittadinanza, ha spiegato: “Se avessi avuto più tempo avremmo potuto fare la riforma organica che faremo. Ma siamo rimasti fedeli al nostro principio: uno Stato giusto non mette sullo stesso piano dell’assistenza chi può lavorare e chi non può lavorare. Il Reddito di cittadinanza alla fine del 2023 per chi è in condizione di lavorare è abolito. Nel 2023 abbiamo scelto di immaginare un periodo transitorio, non avendo potuto lavorare sugli strumenti per accompagnare queste persone verso il lavoro ma abbiamo ristretto di molto i paletti, intanto i mesi in cui si può avere il sussidio, poi che alla prima offerta rifiutata decade il Reddito, e infine che se prendi il Reddito, minimo devi stare sul territorio italiano”.

Sulla tregua fiscale ha sottolineato: “Muovevamo da un principio del rapporto fra Stato e contribuente. Abbiamo deciso di fare una norma che non prevedesse alcun condono, ma solo operazioni di buonsenso e vantaggiose per lo Stato”.

Il Capo del Governo ha poi indicato il Pnrr come “una grandissima occasione. Immaginiamo di introdurre delle clausole perché le piccole e medie imprese non vengano escluse dalla possibilità di partecipare ai lavori delle opere del Pnrr. Il grosso del lavoro fatto dal precedente governo è stato soprattutto di carattere ordinamentale. Sulla spesa non siamo molto, molto avanti, c’è un lavoro di accelerazione da fare e stiamo lavorando per farlo”. “Sono stata criticata perché ho detto che il Pnrr ha bisogno di un tagliando: il motivo è che è stato scritto in un contesto molto diverso da questo. Abbiamo 120 miliardi di euro in opere pubbliche nel Pnrr – ha aggiunto -, e il costo delle materie prime è aumentato del 130%. Se qualcuno pensa che non vada affrontato il problema, le gare andranno deserte. Serve un aggiustamento”.

E sui bonus edilizia, il Premier ha detto: “Oggi abbiano dovuto correggere la norma, quello che ci preme è il pregresso perché oggi ci ritroviamo con i cassetti fiscali delle banche pieni e le cessioni di nuovi crediti vuote”. Ha quindi ammonito: “Lo Stato ce la metterà tutta, ma le banche qualcosa di più possono fare”, assicurando che, rispetto ai cosiddetti ‘esodati del 110’ “noi faremo quello che possiamo per dare una mano, purché anche altri ci diano una mano”.

 

Leggi la relazione del Presidente di Confartigianato Marco Granelli all’Assemblea

Leggi il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Leggi il comunicato stampa di sintesi del Rapporto dell’Ufficio studi

Leggi rapporto Radar artigiano Confartigianato-Censis

Il Direttivo Donne Impresa e i dirigenti di Confartigianato hanno partecipato all’inaugurazione della mostra “FIORIRE D’INVERNO” curata da Noel Emilia Gazzano che raccoglie tutti i ritratti  della rubrica comparsa su La Stampa “Donne Lavoro” tra cui quelli delle nostre associate Elena Borra, Samantha Panza e Anna Oliva. L’inaugurazione si è tenuta sabato 26 novembre alle ore 18:00 presso la Caffetteria Mazzetti in Corso Alfieri, 357 ad Asti e sono intervenute numerose intervistate e autorità.

Clicca qui per vedere sul canale YouTube un momento della serata: https://youtu.be/zqwKb8WaTWg

 

 

Cliccare qui  per approfondire l’iniziativa.

 

Donne Impresa Confartigianato, che rappresenta 85.000 imprenditrici, aderisce alla Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

“Vogliamo testimoniare concretamente – sottolineano la Presidente Daniela Biolatto e la Presidente di Donne Impresa Asti Anna Oliva– il valore dell’imprenditorialità e del lavoro come antidoto alla sopraffazione e alla violenza. Per le donne l’impresa può essere un presidio sociale, un luogo capace di garantire indipendenza economica, realizzazione personale, autostima”.

“La violenza contro le donne – spiega la Presidente Biolatto – si previene anche rendendole consapevoli del loro valore, del loro talento, consentendo di esprimerlo in un’attività d’impresa e liberandole così da soggezione psicologica e condizionamenti di tipo economico”.

La Presidente di Donne Impresa considera quindi indispensabile investire sull’occupazione delle donne, in particolare sostenendo l’imprenditorialità femminile, sia nelle fasi di avvio dell’azienda che nel passaggio generazionale, e promuovendo un’efficace rete di servizi per favorire la conciliazione lavoro-famiglia e il welfare territoriale. Un’attenzione particolare va dedicata alla formazione delle competenze delle nuove generazioni, poiché su 1,1 milione di Neet under 35, ben 820mila sono donne.

Donne Impresa Confartigianato fa rilevare che l’Italia è al primo posto in Europa per numero di imprenditrici e all’ultimo per tasso di occupazione femminile. Le donne italiane sono infatti le più intraprendenti d’Europa, con 1,4 milioni di lavoratrici indipendenti, davanti a 1,2 milioni della Francia e a 1 milione di Germania e Spagna. Ma c’è ancora molto da fare per aumentare il tasso di occupazione delle donne tra 15 e 64 anni che nel nostro Paese è pari al 51,4%, inferiore di 13,7 punti percentuali rispetto al 65,1% della media Ue, e che ci colloca in fondo alla classifica dei Paesi europei.

 

Si comunica che continua l’operatività sul bando in oggetto per i settori dell’ARTIGIANATO, operanti in Piemonte, aventi i seguenti codici di attività:

  • riparazioni meccaniche di autoveicoli (Ateco 45.20.10);
  • riparazioni di carrozzerie di autoveicoli (Ateco 45.20.20);
  • riparazione di impianti elettrici e di alimentazione per autoveicoli (Ateco 45.20.30);
  • riparazione e sostituzione di pneumatici per autoveicoli (Ateco 45.20.40);
  • manutenzione e riparazione di motocicli e ciclomotori (inclusi i pneumatici) (Ateco 45.40.30);
  • riparazione e manutenzione di trattori agricoli (33.12.60);
  • riparazione di articoli sportivi (escluse le armi sportive) e attrezzature da campeggio incluse le biciclette (Ateco 95.29.02).

 

Le finalità per effettuare le richieste sono per l’acquisizione di nuove attrezzature e competenze per intervenire sulle nuove motorizzazioni (elettrico, ibrido, idrogeno) e su mezzi di trasporto interconnessi.

A queste si aggiungono le spese per spese per servizi, spese generali, scorte.

 

Caratteristiche:

Finanziamento importo minimo 25.000€;

60 mesi;

Condizioni: 70% zero Finpiemonte + 30% tasso banca;

 

Contributo a fondo perduto:
– micro imprese: 10% della quota di finanziamento pubblico erogata;
– piccole imprese: 8% della quota di finanziamento pubblico erogata;
– medie imprese: 4% della quota di finanziamento pubblico erogata.

 

Per qualsiasi necessità/chiarimento resta a disposizione, anche per quanto riguarda le fonti di finanziamento eventualmente necessarie con Artigiancassa, il sig. Giorcelli  Riccardo, consulente finanziario/agevolazioni per Confartigianato Asti, telefonando al 335/6447587 o inviando una mail a: giorcelli.riccardo@libero.it