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Nonostante l’impegno di codesta associazione nel sensibilizzare i Consiglieri Regionali Astigiani, nel sostenere una più possibile qualificata posizione in merito all’entrata in vigore di tale provvedimento, dal 1° settembre 2011 i veicoli Euro 3, 4 e 5 non avranno più l’obbligo di effettuare annualmente il controllo sul rispetto delle emissioni inquinanti e di conseguenza non saranno più tenuti ad esibire il noto “bollino blu”.

Per circolare sul territorio piemontese basterà che queste vetture abbiano superato, così come indicato nel nuovo Codice della strada, il controllo delle emissioni effettuato durante la revisione periodica. A stabilirlo una delibera della Giunta regionale approvata nella seduta del 27 luglio.

 

 

per informazioni:

Confartigianato Asti – Ufficio Categorie
Davide Marino
Tel. 0141/5962 interno 18
Fax 0141/599702

AUTORIPARATORI, ELETTRAUTO, RICAMBISTI, UTILIZZATORI DI MEZZI ELETTRICI, TRASPORTO DI BATTERIE: OBBLIGO DI SOSTANZE ASSORBENTI E NEUTRALIZZANTI NEGLI IMPIANTI DESTINATI ALLO STOCCAGGIO, RICARICA, MANUTENZIONE, DEPOSITO E SOSTITUZIONE DEGLI ACCUMULATORI

Con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n.20 del 24 gennaio 2011, G.U. n.60 del 14 marzo 2011, vengono stabilite precise regole riguardanti sostanze assorbenti e neutralizzanti atte al contenimento di sversamenti di soluzioni elettrolitiche provenienti da accumulatori al piombo.

Su tale aspetto in questi mesi abbiamo potuto verificare che sussiste l’obbligo di dotarsi dei suddetti dispositivi, ma non è prevista alcuna sanzione in caso di inadempimento. Naturalmente, in tutti i casi di verifica ispettiva finalizzata al rilascio di autorizzazioni, concessioni, permessi, cpi,  ecc, pur in assenza di specifica sanzione, l’inadempimento potrebbe risultare ostativo rispetto al buon esito della verifica da parte degli enti preposti.

In particolare, tenendo conto delle dimensioni degli impianti, del numero degli accumulatori e del rischio di sversamenti, esso definisce la quantità delle sostanze atte ad assorbire e neutralizzare eventuali fuoriuscite accidentali, al fine di contenere e prevenire danni all’ambiente. La normativa coinvolge TUTTI GLI UTILIZZATORI DI BATTERIE AL PIOMBO.

1) Le sostanze assorbenti e neutralizzanti devono essere testate e certificate da enti e/o istituti preposti (es. laboratori universitari, ISPEL, ecc..)

2) E’ obbligatorio avere una dichiarazione rilasciata dal fabbricante della batteria (da ogni fabbricante) per conoscere il contenuto di soluzione acida espresso in litri.

Al fine di meglio comprendere la portata di tale decreto, ricordiamo le casistiche interessate:

BATTERIE DI AVVIAMENTO (ad es. ricambisti, autoriparatori ed elettrauto): batterie impiegate in campo automobilistico che sono progettate per erogare correnti elevate per poco tempo (per l’avviamento del motore):

Depositi per la vendita all’ingrosso (es. agenzie di rappresentanza): Quantità di sostanza assorbente e neutralizzante sufficiente ad estinguere 200 litri di elettrolito

Depositi per la vendita al dettaglio (es. ricambisti, concessionari di auto e moto): Quantità di sostanza assorbente e neutralizzante sufficiente ad estinguere 100 litri di elettrolito

Esercizi per la ricarica e la sostituzione (es autoriparatori, carrozzerie): Quantità di sostanza assorbente e neutralizzante sufficiente ad estinguere 25 litri di elettrolito

BATTERIE A TRAZIONE: accumulatori installati a bordo di mezzi elettrici con tensione di esercizio da 12 a 80 V (carrelli elevatori e trasportatori, transelevatori, trasportatori a pianale con operatore a birdo, ecc..)

Stazione di ricarica: area destinata al ripristino dell’efficienza delle batterie (ricarica)

· Piccoli impianti (fino a 5 batterie): Quantità di sostanza assorbente e neutralizzante sufficiente ad estinguere il 50% dell’elettrolito presente nella batteria di maggiore contenuto

· Impianti medi (fino a 20 batterie): Quantità di sostanza assorbente e neutralizzante sufficiente ad estinguere il 100% dell’elettrolito presente nella batteria di maggiore contenuto

· Grandi impianti (oltre 20 batterie): Quantità di sostanza assorbente e neutralizzante sufficiente ad estinguere il 200% dell’elettrolito presente nella batteria di maggiore contenuto

Batterie circolanti in aree private: Si ritiene sufficiente la sostanza stabilita per le postazioni di ricarica batterie (a meno che le distanze non siano troppo elevate).

BATTERIE STAZIONARIE: quelle utilizzate come fonte energetica o destinate a fornire energia in caso di interruzioni della rete

Elementi fissi: contenuti stabilmente in ambienti (es. sala batterie)

Quantità di sostanza assorbente e neutralizzante sufficiente ad estinguere tutto l’elettrolito contenuto in almeno due degli elementi della batteria per ciascuna batteria presente

Batterie portatili: locali destinati allo stoccaggio, ricarica, manutenzione e movimentazione di contenitori portatili di elementi

Quantità di sostanza assorbente e neutralizzante sufficiente ad estinguere tutta la soluzione acida contenuta in una batteria portatile ogni trenta (riferito alla batteria di maggiore capacità)

FABBRICHE DI ACCUMULATORI: criterio di sicurezza correlato ai quantitativi di elettrolito movimentato complessivamente in un giorno

TRASPORTO BATTERIE: gli automezzi adibiti al trasporto di batterie al piombo riempite con elettrolito debbono essere dotati di un quantitativo di sostanza assorbente e neutralizzante sufficiente ad estinguere il 10% della soluzione trasportata

Il decreto specifica inoltre che:

· La sostanza assorbente e neutralizzante deve essere preventivamente testata dalle Università e dagli Istituti specializzati;

· Il quantitativo di soluzione acida contenuta nell’elemento della batteria o accumulatore deve essere attestato dal fabbricante.

 

Confartigianato Asti – Ufficio Categorie
Davide Marino
Tel. 0141/5962 interno 18
Fax 0141/599702

Lunedì 1 agosto ore 15.00 sala Nebiolo di Confartigianato Asti – Piazza Cattedrale  2 – conferenza stampa sul tema“FONDO DI GARANZIA PER L’AUTOTRASPORTO: le banche partner ideale per l’autotrasporto”

Interverranno:

L’On. Bartolomeo Giachino sottosegretario Ministro dei Trasporti

Francesco Del Boca Presidente Nazionale Confartigianato Trasporti

Biagio Riccio  Presidente Confartigianato Asti

A quasi 3 anni dall’istituzione della Sezione Speciale del Fondo centrale di garanzia per le PMI, dedicata alle piccole e medie imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi, l’Onorevole Giachino ha ritenuto importante informare gli addetti ai lavori in merito ai risultati ottenuti ed alle aspettative che questo provvedimento ha suscitato nella categoria.

sono invitate a partecipare tutte le aziende del settore autotrasporto e i referenti degli Istituti di Credito.

Il Direttore di Confartigianato Asti GiansecondoBossi:
“Questa manovra è necessaria, ma tutti dobbiamo lavorare per farla diventare una manovra utile”

“L’Italia è di fronte ad un bivio tra il ritorno alla crescita e il rischio di recessione.

Gli impegni assunti in sede europea e il severo giudizio dei mercati finanziari, sempre pronti a mettere sotto pressione la solidità della nostra finanza pubblica, come è accaduto venerdì scorso e come sta accadendo in queste ore, ci impongono di perseguire senza indugio un rigoroso percorso di controllo dei conti pubblici.

Non possiamo, tuttavia, correre il rischio di perdere di vista l’obiettivo dello sviluppo che è l’unico in grado di garantire il benessere dei cittadini, la sostenibilità del modello di welfare e il futuro delle giovani generazioni”.

Per Bossi “la manovra economica, correttamente impostata in una ottica pluriennale, per dare chiari segnali sulle linee di intervento future, e costruita con il rigore e la severità imposta dai vincoli europei, difficilmente potrà assicurare il raggiungimento di questo duplice obiettivo.

Troppo timido è il taglio ai costi della politica, troppo ampio il peso del prelievo fiscale addizionale”.
“Dall’insieme degli interventi previsti dalla manovra, dal Decreto sullo Nsviluppo, dalla legge delega per la riforma fiscale e dal disegno di leggeì sulla semplificazione –prosegue il Direttore Bossi- non emerge una spinta sufficiente per intraprendere un percorso di crescita virtuoso e duraturo.

Quel percorso fatto di immediate riforme strutturali e credibili liberalizzazioni, le uniche che possano rafforzare, nella valutazione degli investitori, la sensazione che l’Italia abbia recuperato le condizioni per risolvere i suoi problemi di crescita”.
“Le mutate condizioni dell’economia globale – sottolinea Bossi – e la forte competizione con le piattaforme produttive emergenti ci obbligano, invece, ad un cambio di fase che permetta al Paese di agganciare in modo solido il trend di crescita mondiale.

A questo fine servono la coesione e il contributo di tutte le componenti sociali ed economiche del Paeseche si devono impegnare per un nuovo e strategico progetto di sviluppo”.
Il Direttore di Confartigianato Asti si è inoltre soffermato, nel corso dell’audizione, su tre aspetti della manovra:

1) Gli studi di settore, giudicando “inaccettabile” la norma che elimina l’obbligo per l’Agenzia delle Entrate di motivare la riapertura delle indagini sui contribuenti una volta che essi siano risultati congrui con gli studi di settore;
2) La liberalizzazione degli orari dei negozi giudicando “negativamente” la scelta del Governo di modificare in via sperimentale la disciplina nei Comuni turistici e nelle città d’arte;
3) La riduzione dal 10% al 4% della ritenuta operata dalle banche e dalle Poste sui bonifici per le ristrutturazioni energetiche
degli edifici.

“Una scelta da accogliere con favore,  – conclude Bossi – un significativo passo avanti che deve portare ad ulteriori riduzioni per evitare alle imprese di subire ritenute che, in situazioni di margine di guadagno ridotti, possano trasformarsi in crediti d’imposta.

Manovra Confartigianato Asti – CNA Asti “Riduzione spesa pubblica improduttiva è scelta obbligata“

“La riduzione della spesa pubblica improduttiva è una scelta obbligata. Giudicheremo positivamente ogni sforzo compiuto dal Governo per costruire una manovra dagli effetti strutturali, che intervenga in una logica di programmazione di medio-lungo periodo per garantire la stabilità dei conti pubblici con criteri di rigore stringenti”.

E’ il primo commento sulla manovra approvata dal Governo espressa da Biagio Riccio, Presidente di Confartigianato Asti.

“Tuttavia – aggiunge Riccio– le scelte di contenimento della spesa pubblica non devono far venir meno l’impegno a rilanciare la crescita e la competitività del sistema economico, riducendo la pressione fiscale e la mole di costosa burocrazia che oggi grava sulle imprese”.

Secondo Riccio “la manovra costringe a misurarsi in termini di responsabilità con l’area delle riforme strutturali” e, in particolare, sulla base delle anticipazioni dei contenutidella manovra, va segnalata positivamente la misura che, allentando il vincolo del pattodi stabilità interno, ‘premia’, di fatto, risparmiandoli dai tagli, gli Enti locali virtuosi. In questo modo – secondo il
Presidente di Rete Imprese Italia – sarà anche possibile sbloccare i pagamenti della Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese.

Inoltre, Giuseppe Pulvino Presidente di CNA Asti – apprezza l’annunciata riduzione dal 10%al 4% della ritenuta alla fonte applicata dalle banche e dalle poste sui bonifici con i quali i beneficiari delle agevolazioni fiscali (del 36% sulle ristrutturazioni edili e del 55% per il risparmio energetico) pagano leimprese esecutrici dei lavori.

Quanto alla legge delega – continua Pulvino– per la riforma del sistema fiscale, riduzioni di aliquoteIRPEF finanziate da incrementi dialiquote IVA generano effetti depressivi sui consumi – in particolare quellidelle famiglie con livelli di reddito mediobassi – e del prodotto lordo, riteniamo si possano produrre tensioni inflazionistiche.

“Ci auguriamo – sottolineano i Presidenti di Confartigianato Asti e CNA Asti – che le misure varate dal Governo siano sufficienti per mantenere il nostro Paese al riparo dalleturbolenze finanziarie che investono l’Europa”.

Il Ministero dell’Interno ha diramato la circolare allegata che chiarisce i termini di applicabilità  del decreto sui divieti integrativi, con particolare riferimento alla data  odierna. Nello specifico il Ministero chiarisce che il decreto in questione produrrà i propri effetti solamente dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale che dovrebbe aver luogo domani 23 luglio.

Pertanto, sentito anche il comando di Polizia Stradale, oggi, non c’è il divieto di circolazione.

Unatras: I nuovi divieti di circolazione penalizzano pesantemente la nostra economia

I cinque giorni di divieti di circolazione per il trasporto merci, previsti con un Decreto del Ministro dei Trasporti a seguito
dell’ordinanza del Tar del Lazio in accoglimento del ricorso del Codacons, non miglioreranno  la sicurezza sulle nostre strade ma avranno come unico effetto quello di far perdere competitività al nostro sistema economico rispetto ai principali Paesi europei, dove le imprese possono lavorare in media ben 3 mesi in più all’anno visto che o i divieti di circolazione non esistono, oppure sono stati fissati in misura notevolmente inferiore rispetto all’Italia.

È quanto sottolinea Francesco Del Boca, Presidente di Unatras, l’Unione nazionale delle Associazioni dell’autotrasporto merci di cui fannoparte Confartigianato Trasporti, Cna Fita, Fai, Fiap L.,Sna/Casartigiani, Unitai.

“I nuovi divieti – sostiene Del Boca – produrranno una maggiore saturazione delle strade nelle ore precedenti all’inizio dei divieti, aumentando così il rischio di incidenti e, inoltre, costringeranno la produzione ariorganizzare i flussi attraverso l’aumento dello stock di merce nei magazzini, con un conseguente aumento deicosti di gestione.

Peraltro nei fine settimana interessati dai nuovi divieti, sarà impossibile per la merce italiana raggiungere i mercati d’Oltralpe”.

“Pur comprendendo che il provvedimento ministeriale è un atto dovuto – conclude il
Presidente di Unatras – è necessario ed urgente che, a questo punto, il Ministro convochi le organizzazioni dell’autotrasporto e le associazioni delle imprese in generale  per trovare una soluzione che superi l’ordinanza del Tar”.

Presidenza: Via San Giovanniin Laterano, 152– Roma

Segreteria Generale: P.zza G.G. Belli n.2 – Roma tel. 06/58300213 – fax. 06/58.16.389

 MANOVRA FINANZIARIA: NO ALLA “STANGATA PER I PENSIONATI”

 “Siamo consapevoli e pronti ad accettare i sacrifici che gli impegni assunti in sede europea ed il rigore dei conti pubblici impongono al nostro Paese, a condizione però che gli stessi siano equamente ripartiti e tengano nella dovuta considerazione la situazione dei pensionati e delle classi sociali più deboli”.

 Questo il commento del CUPLA – Coordinamento unitario dei pensionati del lavoro autonomo (costituito dalle Associazioni ed i Sindacati Pensionati di Confartigianato, Cna, Casartigiani, Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Confcommercio e Confesercenti) – alla recente manovra economica varata dal Governo.  

Accogliendo l’invito del Presidente della Repubblica alla coesione, alla rapidità delle decisioni ed al dialogo tra le forze politiche e sociali, il CUPLA condivide l’obiettivo di giungere alla definitiva approvazione della manovra entro pochi giorni ma ribadisce nel contempo la assoluta necessità di rivedere alcune misure che rischiano di aggravare ulteriormente la già difficile situazione in cui versano le fasce deboli della popolazione gli anziani ed i pensionati.

 A giudizio del CUPLA occorre, da un lato, attenuare significativamente il progettato sistema di blocco della scala mobile sulle pensioni – prevedendo in particolare soglie di operatività più elevate –, e ripensare gli annunciati tagli e tickets sulla sanità e sull’assistenza,  dall’altro, con un taglio ai costi della politica più deciso ed incisivo reperire le risorse necessarie per garantire al Paese un modello di welfare più sostenibile ed inclusivo.

 Il potere di acquisto delle pensioni diminuito del 30% negli ultimi 10 anni, i fondi delle politiche sociali ridotti del 76% negli ultimi 3 anni, l’azzeramento nel 2011 del fondo per la non autosufficienza, il taglio al numero dei posti letto e le giornate di degenza in ospedale, sono solo alcuni degli elementi che tracciano una situazione già fortemente critica per anziani e pensionati sulla quale il CUPLA richiama l’attenzione del Governo e del Parlamento affinchè  non sia ulteriormente ed ingiustamente aggravata.

MANOVRA

Paola Boido  Presidente Giovani Imprenditori Confartigianato Asti: “Bene detassazione neoimprese giovani, ma non dimentichiamo  aziende già avviate”

“Apprezziamo l’iniziativa che, secondo le anticipazioni sulla manovra, il Governo intenderebbe mettere in campo per incentivare la nascita di imprese di giovani under 35 con un’aliquota fiscale agevolata per i primi 5 anni.

E’ un segnale positivo per combattere il fenomeno della disoccupazione giovanile.
Ma analoga attenzione va riservata alla valorizzazione delle aziende che si sono battute per resistere alla crisi e che ogni giorni si impegnano per accrescere l’innovazione e la competitività del Made in Italy”.

Questo il commento di Paola Boido, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato Asti, sulla misura che sarebbe prevista nella manovra economica varata dal Governo.

Secondo il Presidente Boido “non basta far nascere nuove aziende, se poi non ci sono le condizioni favorevoli perché possano svilupparsi e creare occupazione.

Per dare un futuro alle giovani generazioni occorre sicuramente favorire la creazione d’impresa ma è anche indispensabile assicurare la continuità e la solidità del nostro tessuto produttivo.

Per questo motivo – sottolinea Paola Boido – sono più che mai necessari interventi per favorire la trasmissione d’impresa, garantendo così la continuità dei saperi e delle competenze peculiari della nostra tradizione produttiva, per agevolare l’accesso al credito, per ridurre le complicazioni e i costi della burocrazia, per una maggiore flessibilità del mercato del lavoro”.

l’Asl AT prosegue nella campagna di controllo su macchinari e attrezzature
Gli obiettivi dello Spresal illustrati oggi al convegno ospitato al Centro culturale San Secondo

05/07/2011 – Nessun incidente mortale in agricoltura: è questo l’obiettivo delle attività che l’Asl AT sta mettendo in campo per la prevenzione degli infortuni in ambito rurale. Proprio la sicurezza sul lavoro è stata il tema centrale del convegno “Sistemi di gestione e modelli organizzativi: oggi per domani, una necessità aziendale”, che si è svolto questa mattina al Centro culturale San Secondo. Tra i relatori, oltre a Raffaele Guariniello, coordinatore del Gruppo salute e sicurezza del lavoro alla Procura della Repubblica di Torino, anche Roberto Zanelli, direttore dello Spresal astigiano. Il dirigente dell’Asl, presentando il Piano regionale di prevenzione in agricoltura e selvicoltura 2010-2012, di cui è anche il referente scientifico per il Piemonte, ha commentato la situazione astigiana puntando l’accento sull’importanza di interventi concreti con, in prospettiva, ampi margini di miglioramento dato che “gli incidenti in agricoltura rappresentano un importante problema per frequenza e gravità. La vocazione agricola della provincia di Asti e l’orografia del territorio collinare rendono particolarmente urgente intraprendere attività di prevenzione”.  Nel 2010 sono state ispezionate 38 aziende rurali, nelle quali si sono verificati infortuni con macchinari: in 27 casi è stata constatata l’effettiva presenza di rischio. Elevata la percentuale di attrezzature pericolose: trattrici prive di telaio di protezione o cabina (31 casi), cinture di sicurezza (68), presa di potenza (52).  Tra le cause, oltre all’utilizzo di macchinari, che determinano gli incidenti in agricoltura ci sono le cadute che in varie situazioni coinvolgono gli addetti, il crollo di strutture o materiali, gli incendi, i traumi provocati da animali.  “L’Astigiano – ha spiegato Zanelli – è un territorio che presenta una forte parcellizzazione delle imprese, con numerose realtà di piccole dimensioni e a conduzione famigliare. Significativo il dato sulla frequenza degli incidenti tra le diverse tipologie di addetti: tra il 2005 e il 2009 l’83% degli infortuni in agricoltura ha coinvolto i lavoratori autonomi, mentre i dipendenti sono stati il 17% (in numeri: 2.679 i primi, 555 gli altri)”.
E se da un lato diminuiscono gli incidenti al di sotto dei 40 giorni di prognosi, dall’altro resta costante il numero di quelli gravi.
Totale degli infortuni accertati nel territorio di competenza dell’Asl AT in agricoltura e suddivisi per gravità (periodo 2000-2009)
Infortuni mortali  Infortuni permanenti Infortuni temporanei con durata >=40gg Infortuni temporanei con durata <40gg Infortuni totali Scostamento % vs 2000
Anno Nr Nr Nr Nr Nr
2000 4 52 115 606 777
2001 3 61 105 555 724 -6,8%
2002 0 52 73 482 607 -21,9%
2003 0 59 81 454 594 -23,6%
2004 4 72 108 419 603 -22,4%
2005 2 56 105 420 583 -25,0%
2006 2 48 84 393 527 -32,2%
2007 0 46 71 347 464 -40,3%
2008 1 39 89 292 421 -45,8%
2009 0 50 108 319 477 -38,6%
Intanto, i tecnici dello Spresal proseguono nella specifica campagna sulla sicurezza delle macchine agricole con l’obiettivo, anche in questo caso, di azzerare totalmente gli infortuni gravi e mortali. L’azione di prevenzione, per essere maggiormente incisiva, farà appello alla sensibilità di amministratori locali e associazioni di categoria. Nella foto: il saluto di stamane tra Raffaele Guariniello e Roberto Zanelli