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Il Consiglio dei Ministri ha deliberato con Decreto-Legge del 22 giugno 2012 n. 83 all’art. 52 che “il termine di entrata in operatività del SISTRI è sospeso fino a quando non saranno effettuate tutte le necessarie verifiche amministrative e funzionali del sistema e comunque non oltre il 30 giugno 2013“.

 Nella stessa norma è indicato che i soggetti obbligati restano tenuti agli adempimenti sui registri e formulari e all’osservanza della relativa disciplina, anche sanzionatoria; è stata inoltre deliberata la sospensione del pagamento dei contributi dovuti dagli utenti per l’anno 2012.

 Queste misure si sono rese necessarie dopo l’esito delle verifiche sul sistema effettuate dalla DigitPa (Ente Nazionale per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione) che hanno evidenziato delle difficoltà operative, la cui risoluzione avrebbe richiesto un tempo non compatibile con l’entrata a regime del sistema previsto per il 1 luglio 2012.

 Fermo restando che secondo il Ministro dell’Ambiente il SISTRI rappresenta uno strumento necessario per la “tracciabilità” dei rifiuti, per l’entrata a regime del sistema si dovrà attendere uno specifico decreto.

E’ stata accolta in Conferenza delle Regioni ed è  già stata  presentata in Conferenza Stato-Regioni l’istanza che prevede l’esenzione dalla corresponsione del canone SISTRI, in scadenza il prossimo 30 aprile, per l’anno in corso.

La decisione finale spetta ovviamente al Governo.

 La posizione delle regioni, conferma lo sforzo che stanno facendo le organizzazioni imprenditoriali, tra cui Confartigianato, per eliminare il contributo annuale del sistema di tracciabilità dei rifiuti (SISTRI).

Ora si confida che il Governo dia seguito alla proposta inoltratagli anche dal Presidente della Conferenza Errani: ciò consentirebbe l’introduzione di una giusta moratoria a favore di quei soggetti per i quali è prescritta l’iscrizione al SISTRI, circa 300 mila imprese in tutta Italia, che hanno già versato il contributo legato agli oneri di funzionamento del sistema nel 2010 e nel 2011 nonostante la non operatività del servizio.

Si ricorda la posizione delle organizzazioni di categoria in merito, indirizzata alla soppressione del contributo in questione.

Non sarebbe infatti giustificabile richiedere ulteriormente al sistema produttivo italiano il versamento di un  corrispettivo per un servizio non ancora attivo, che peraltro ha comportato problemi di sovrapposizione tra il vecchio dispositivo cartaceo, fatto di registri di carico e scarico, e l’innovativo metodo elettronico di tracciabilità introdotto, con tutti i disagi legati alla sua sperimentazione.

Pone l’obbligo effettuare un’ultima riflessione su quanto previsto dalle sanzioni sul tardato pagamento del contributo annuale Sistri dettato dalla modifica di cui all’art. 39 del D.lgs. 3/12/2010 che ammette la regolarizzazione del contributo annuale “ritardata” non sanzionata purché prima dell’entrata in vigore dell’operatività del sistema stesso (30 giugno 2012).

 Pertanto, Confartigianato Asti, in pieno accordo con le posizioni nazionali,vista la situazione, intende invitarVi ad attendere le decisioni del Governo prima di procedere con i versamenti del Contributo Sistri per l’anno 2012.