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Obbligo per i professionisti di dotarsi di una polizza professionale che copra dagli errori personalmente commessi nell’esercizio della professione

Entra in vigore il 15 agosto 2013 l’obbligo di stipulare una assicurazione RC per i professionisti italiani: per gli ingegneri, i commercialisti, i consulenti del lavoro, i periti industriali, i biologi etc. La polizza professionale è prevista dalla Riforma delle Professioni (Dpr 137/2012): “il professionista è tenuto a stipulare idonea assicurazione per i danni derivanti al cliente dall’esercizio dell’attività professionale”.

Polizza RC professionale

La polizza RC tutela i clienti, coprendo gli iscritti ai rispettivi Ordini Professionali dai danni colposamente e personalmente provocati nell’esercizio dell’attività professionale. Non sono invece coperte le eventuali sanzioni dirette comminate al professionista.

Obbligatorio, inoltre, per i professionisti informare i propri clienti al momento dell’incarico sugli estremi delle polizze e sui relativi massimali. Questi ultimi, così come copertura dei rischi, scoperti, franchigie e così via vengono scelti dal professionista in sede contrattuale.

Professionisti esclusi dall’obbligo

Gli unici esclusi dall’obbligo sono gli iscritti all’Ordine degli avvocati, che devono invece far riferimento alla Riforma forense, ed i medici. Per gli esercenti le professioni sanitarie, comunque, l’obbligo è stato prorogato dal Decreto Fare al 13 agosto 2014. Per quanto riguarda invece gli ingegneri è necessario distinguere tra chi esercita effettivamente la professione e chi no, come chiarito da una recente circolare del Centro Studi del CNI. Più in particolare l’obbligo di assicurazione RC professionale per gli iscritti all’Ordine degli ingegneri (leggi gli obblighi per ingegneri) scatta qualora questi mostrino di esercitare in modo effettivo l’attività libero-professionale. Ne consegue che non sono obbligati a stipulare una polizza RC professionale gli ingegneri non iscritti all’Albo e quelli iscritti ma che non esercitano concretamente la professione, ad esempio i dipendenti di aziende private che non firmano i progetti o gli ingegneri assunti dalla pubblica amministrazione che esercitano la professione in esclusiva per il proprio Ente.

Un anno fa circa, il SISTRI rivelava all’intera nazione la sua incapacità di essere messo in opera e con la legge del 7 Agosto 2012 n. 134 il Ministero dell’Ambiente, allora presieduto dal Ministro Clini fu sospeso fino e non oltre il 30 Giugno 2013.

Con il decreto Ministeriale del 30 Marzo 2013 però il SISTRI è stato riesumato e riprende vita con due nuove date per il suo avvio a scaglioni: il rimo gruppo partirà il 1 Ottobre 2013, il secondo gruppo il 3 Marzo 2014.

Brevemente ricordiamo chi sono i due gruppi di soggetti:

  • Partenza 1° Ottobre 2013: Produttori iniziali di rifiuti pericolosi con più di 10 dipendenti e gli enti e le imprese che gestiscono rifiuti speciali pericolosi derivanti dalle attività individuate dall’art. 3 comma 1 lett. c) d) e) f) g) h) del DM 18 Febbraio 2011 n. 52;(gestori di impianti, commercianti ed intermediati, trasportatori c/terzi, ecc… limitatamente ai rifiuti pericolosi);
  • Partenza del 3 Marzo 2014: Altri enti ed imprese obbligate all’utilizzo del SISTRI.

Occorre comunque precisare che in questi mesi Confartigianato è stata convocata al Ministero dell’Ambiente assieme a tutte le Confederazioni Imprenditoriali ed  agli Enti Pubblici coordinati dal Prof. Edo Ronchi, direttamente delegato dal Ministro Orlando, per verificare la fattibilità reale del progetto Sistri; è stato elaborato e presentato al Ministro medesimo un documento a firma di tutti gli Enti e le Confederazioni da dove in buona sostanza risulta la assoluta criticità del sistema con la richiesta ferma e convinta di un’abrogazione definitiva di questo sistema che NON vuol essere una chiusura verso una tracciabilità telematica ma un abbandono verso un sistema che ha solo creato oneri e gravi difficoltà alle imprese.

Tale documento ha avuto positivo riscontro anche vista l’emanazione dell’elaborato definitivo che il Prof. Ronchi ha inviato al Ministro dell’Ambiente e tutto ciò faceva ben sperare in una prossima e rapida risoluzione verso l’abrogazione definitiva del SISTRI.

Purtroppo pare che il Ministro Orlando abbia confermato l’entrata in operatività di Sistri al 1 ottobre 2013.

Rete Imprese Italia, di cui Confartigianato fa parte, ha espresso con una lettera datata 31 luglio 2013 il totale dissenso a tale ipotesi e come prima azione dimostrativa NON intende rinnovare l’Accordo con Unioncamere per il ritiro dei dispositivi USB Sistri.

Troverete allegata la documentazione ufficiale a riscontro delle azioni compiute da Confartigianato e Rete Imprese Italia.

Conclusioni tavolo tecnico

Rete Imprese Italia a Orlando

Comunicato Stampa

Decadenza Convenzione