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QUATTRO DEFIBRILLATORI ALLE CROCI VERDI
DI ASTI, MONTEMAGNO, MOMBERCELLI E NIZZA MONFERRATO

Consegnati oggi quattro defibrillatori da Confartigianato di Asti ad Anpas Piemonte, acquistati grazie alla devoluzione del 5 per mille, anni 2011 e 2012, da parte di imprese e persone fisiche iscritte alla Confartigianato Asti e a un ulteriore contributo di Confartigianato.

I quattro defibrillatori andranno in dotazione alle Pubbliche Assistenze Croce Verde Asti, Croce Verde Montemagno, Croce Verde Mombercelli e Croce Verde Nizza Monferrato, scelte tra le associazioni Anpas della provincia di Asti che svolgono servizi di emergenza-urgenza 118.

La donazione dei defibrillatori è frutto del progetto di collaborazione, avviato nel 2011, tra Anpas Piemonte e Associazione Artigiani della Provincia di Asti volto al benessere della collettività locale in modo da favorire anche la crescita e il sostegno delle Pubbliche Assistenze astigiane, quali associazioni di volontariato, attraverso la devoluzione del 5 per mille.
L’accordo prevede che le somme trasferite a seguito della predisposizione delle denunce dei redditi, siano interamente ripartite tra le associate Anpas della provincia di Asti con vincolo all’acquisto di autovetture, ambulanze o attrezzature specifiche per rendere sempre più efficaci ed efficienti i servizi resi ai cittadini del territorio astigiano. Quest’anno le beneficiarie sono state le Croci Verdi di Asti, Montemagno, Mombercelli e Nizza Monferrato, ma il progetto proseguirà anche per gli anni che vanno dal 2013 al 2016 coinvolgendo nelle sue fasi successive tutte le associazioni Anpas della provincia di Asti.

Alla cerimonia di consegna sono intervenuti il presidente Confartigianato Asti, Biagio Riccio, il presidente Anpas Piemonte, Andrea Bonizzoli, il direttore Confartigianato Asti, Giansecondo Bossi e il consigliere Anpas Piemonte e Confartigianato Asti nonché promotore dell’iniziativa, Giuseppe Inquartana.

Il presidente Anpas Piemonte, Andrea Bonizzoli: «Ringraziamo Confartigianato Asti per questo progetto innovativo che restituisce le offerte dei cittadini al territorio attraverso il miglioramento dei servizi. Grazie al presidente Biagio Riccio, ma anche tutti i soci che hanno contribuito con la destinazione del 5 per mille. Un ringraziamento anche a Giuseppe Inquartana che è stato stimolo in entrambi gli Enti per la realizzazione dell’accordo di collaborazione».

Il presidente Confartigianato Asti, Biagio Riccio: «Gli artigiani hanno un grande cuore. Il mondo dell’artigianato è da sempre vicino a quello del volontariato, ne sono prova la presenza di numerosi associati della nostra Associazione che mettono a disposizione il loro tempo ed impegno per sostenere un così importante ed irrinunciabile aspetto di una società civile e sostenere la collettività, in un modo a volte semplice, ma di un valore morale ed etico straordinario. Siamo felici della collaborazione con Anpas Piemonte, grazie a tutti quei volontari che quotidianamente si mettono a disposizione di chi ha bisogno di un aiuto, mai questa sensibilità ed impegno sociale devono essere dati per scontati».

Anpas Piemonte è il Comitato Regionale che riunisce le Pubbliche Assistenze presenti nella Regione Piemonte e che, nello specifico, coordina l’attività delle otto Pubbliche Assistenze aventi sede legale e operativa all’interno della provincia di Asti.
Le Pubbliche Assistenze dell’astigiano – Croce Verde Asti; Croce Verde Castagnole delle Lanze; Croce Verde Mombercelli; Croce Verde Montafia; Croce Verde Montechiaro d’Asti; Croce Verde Montemagno; Croce Verde Nizza Monferrato; Volontari Tonco Frinco Alfiano Natta – sono complessivamente dotate di 30 ambulanze attrezzate per il soccorso emergenza urgenza 118 e per il trasporto sanitario di infermi e di 33 autovetture per l’accompagnamento sociosanitario di persone in difficoltà e per il trasporto disabili.
In totale le associazioni Anpas della provincia di Asti contano 683 volontari attivi e annualmente assicurano 29.323 servizi alla popolazione dei propri territori di competenza con una percorrenza complessiva di 1.081.939 chilometri.

Le fotografie in buona risoluzione della cerimonia di consegna dei defibrillatori sono disponibili al seguente link:
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CATASTO IMPIANTI TERMICI: COMPLESSO PER I MANUTENTORI, COSTOSO PER TUTTI
I cittadini e le imprese ne sanno poco, non collaborano con gli impiantisti ed è ancora difficile usare il portale della Regione Piemonte

Non tutti i cittadini, le imprese e le pubbliche Amministrazioni sanno che sono responsabili in modo specifico dell’efficienza energetica dei propri impianti di riscaldamento e di condizionamento. Non sanno sicuramente che gli installatori e i manutentori degli stessi hanno l’obbligo, all’atto del primo intervento manutentivo, di comunicare i dati relativi al loro funzionamento al nuovo Catasto degli Impianti Termici (dgr 6 ottobre 2014 n.13-381), che la Regione Piemonte ha deciso di dematerializzare con la creazione di un apposito portale.
Confartigianato, Cna e Casartigiani del Piemonte hanno condiviso lo spirito di tale iniziativa. Purtroppo però, ad un mese dall’entrata in vigore del provvedimento, non tutto marcia speditamente come dovrebbe. Per quanto la Regione si sia attivata con una videoconferenza informativa con le imprese del settore nell’immediatezza dell’attivazione del portale, non è stata ancora messa in atto un’analoga capillare campagna d’informazione nei confronti dei cittadini e dell’utenza in generale, molti dei quali non sono neanche consapevoli delle responsabilità e delle sanzioni derivanti dall’avere in casa o in azienda un impianto termico o di climatizzazione non mantenuto a norma di legge.
Per poter compilare correttamente i libretti telematici gli impiantisti devono ottenere dai loro clienti una serie d’informazioni integrative come i dati catastali, ed i numeri dei contatori (Pod e Pdr); su questa richiesta si sta riscontrando l’indisponibilità di molti clienti a rilasciare i dati, ritenuti da essi sensibili, con la conseguenza che i manutentori non riescono a completare la prima fase del caricamento del libretto sul Cit, a causa del blocco previsto dalla procedura che individua molte informazioni come obbligatorie, determinando l’impossibilità a procedere alla generazione del libretto telematico ed ai successivi adempimenti.
Per superare tale situazione le Confederazioni artigiane propongono di rendere facoltativa la compilazione di alcuni dati fino a quando le azioni d’informazione della Regione nei confronti dell’utenza portino alla comprensione e all’accettazione degli obblighi posti a suo carico.
La categoria evidenzia come la dematerializzazione degli adempimenti rappresenta un servizio aggiuntivo alle normali attività di manutenzione che giocoforza dovrà essere remunerato generando ulteriori costi al cliente.
Confartigianato, Cna e Casartigiani stigmatizzano inoltre la decisione della Regione di tassare gli impianti termici come previsto nelle ultime proposte finanziarie dalla Giunta (ddl 66 art 3) contrariamente a quanto deciso ad inizio estate. Ciò sarà fonte di ulteriori complicazioni poiché sono molte le imprese che hanno già richiesto a titolo gratuito numerosi bollini non appena la procedura Cit lo ha reso possibile.
Le decisioni finanziarie prese dalla Regione non possono trasformarsi in richieste economiche che rischiano di scaricarsi sulle imprese di manutenzione, poiché si rischia che l’utente intenderà erroneamente tale obbligo a carico delle imprese manutentrici degli impianti. Se questa decisione venisse confermata è opportuno che i cittadini ne siano informati e che all’utente venga data la possibilità di versare direttamente il contributo con modalità semplici e differenziate, senza gravare ulteriormente sulle casse già indebolite delle imprese.
Le Confederazioni artigiane chiedono un incontro con l’assessore regionale alle attività produttive Giuseppina De Santis per mettere a punto tutti gli strumenti necessari per adempiere agli obblighi di legge in modo condiviso e utile per i cittadini.

header_inail_fipit1def _2014Bando per il sostegno al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro, con particolare riferimento alla innovazione tecnologica.

L’Inail finanzia le piccole e micro imprese operanti nei settori dell’agricoltura, dell’edilizia, dell’estrazione e della lavorazione dei materiali lapidei per la realizzazione di progetti di innovazione tecnologica mirati al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. I destinatari degli incentivi sono le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio Industria, Artigianato ed Agricoltura.

Destinatari I soggetti destinatari del contributo sono le piccole e micro imprese operanti nel settore dell’agricoltura, nel settore dell’edilizia, nel settore dell’estrazione e lavorazione dei materiali lapidei, iscritte alla Camera di Commercio Industria, Artigianato ed Agricoltura (classificazione Ateco).

Progetti ammessi al contributo:

Per l’individuazione delle tipologie di progetto ammesse si rimanda ai Bandi regionali/provinciali pubblicati sul sito Inail nella sezione:

http://www.inail.it/internet/default/INAILincasodi/Incentiviperlasicurezza/BandoFipit/index.html

Risorse finanziarie destinate ai contributi:

L’entità delle risorse destinate dall’Inail per l’anno 2014 è di complessivi 30 milioni di euro, così ripartiti a livello Regionale:

Regioni Ripartizione budget
  AgricolturaCostruzioni Lapidei
Piemonte  979.606 581.449 296.184

Ammontare del contributo Il contributo, in conto capitale, è erogato fino ad una misura massima corrispondente al 65% (sessantacinque per cento) dei costi, al netto dell’ Iva, sostenuti e documentati per la realizzazione del progetto. Il contributo massimo concedibile a ciascuna impresa, nel rispetto del regime “de minimis”, non potrà superare l’importo di euro 50.000,00 (cinquantamila); il contributo minimo ammissibile è pari a euro 1.000,00 (mille).

Modalità e tempistiche di presentazione della domanda La domanda deve essere presentata in modalità telematica, con successiva conferma tramite Posta elettronica certificata, come specificato nei Bandi regionali/provinciali. A partire dal 3 novembre 2014 fino alle ore 18,00 del 15 gennaio 2015 le imprese regolarmente registrate negli archivi Inail avranno a disposizione una procedura informatica che consentirà loro di compilare la domanda di partecipazione, con le modalità indicate nel Bando.

Le domande che non saranno accettate per insufficienza di fondi saranno mantenute valide fino al 31 dicembre 2016 qualora risultassero fondi in eccedenza oppure ci fossero eventuali rinunce da parte di aziende in graduatoria.

L’ufficio Categorie di Confartigianato Asti (0141/5962 int. 24 – Sig.ra Antonella Giraudi) è a Vs disposizione per ogni ulteriore informazione, qualora foste intenzionati  a procedere con l’istruttoria della pratica da inviare on-line nei termini previsti.