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Il presente bando è finalizzato a sostenere la promozione sul mercato interno e l’export  favorendo la partecipazione di imprese artigiane piemontesi a manifestazioni fieristiche o esposizioni di carattere nazionale o internazionale, nell’ambito di iniziative correlate ad Expo 2015, e/o in qualità di partecipanti ad incontri di affari (in azienda incoming o in eventi dedicati B2B) con operatori commerciali di paesi esteri o italiani, che si svolgono in Italia nel periodo tra il 1 maggio 2015 e il 31 ottobre 2015.

I beneficiari del voucher sono le imprese artigiane piemontesi in possesso dei seguenti requisiti:

  • Iscrizione nel Registro Imprese della Camera di Commercio di Asti;
  • Attività prevalente svolta, in uno dei settori ammessi dal regolamento dei minimis;
  • Assenza di procedure concorsuali e non in stato di insolvenza;
  • Aver sostenuto spese relative alla partecipazione a evento fieristico/espositivo o ad un incontro di promozione commerciale nel periodo tra il 01/05/2015 e il 31/10/2015.

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto (voucher):

  • di importo massimo fino a Euro 1.000,00, e comunque non superiore all’importo della spesa effettivamente sostenuta e documentata, per ogni partecipazione a fiere/esposizioni realizzate in Italia;
  • di importo massimo fino a Euro 500,00, e comunque non superiore all’importo della spesa effettivamente sostenuta e documentata, per ogni partecipazione ad iniziative di incontri d’affari con delegazioni estere e italiane.

 Il contributo complessivo concesso ad ogni impresa non può superare comunque i 2.000,00 euro.

Le domande dovranno essere presentante nel periodo compreso tra il 02/11/2015 e il 17/11/2015 mediante il modulo allegato al bando ed esclusivamente tramite pec.

 Vista la disponibilità di tale contributo vi ricordiamo l’iniziativa della confederazione nazionale che prevede la partecipazione di aziende piemontesi alla fiera IMV Italian Makers Village a Milano http://italianmakersvillage.it/, nella settimana che va dal 1/10 al 05/10/2015, realizzata in occasione dell’EXPO e quindi evento che può essere compreso nelle finalità del bando della Regione Piemonte.

 I costi di allestimento stand potranno essere suddivisi tra più imprese al fine di ridurre ulteriormente i costi di partecipazione.

 L’Ufficio categorie è a disposizione per ogni ulteriore chiarimento in merito, per l’eventuale adesione all’evento e per la predisposizione della domanda di richiesta VOUCHER.

Allegato:

Modulistica

 

CONFARTIGIANATO

comunicato stampa

RC AUTO

I Carrozzieri di Confartigianato:
“Bene modifiche su Rc auto approvate alla Camera:
ristabiliti i diritti dei carrozzieri e dei cittadini”

“Oggi il Parlamento ha restituito alle imprese di carrozzeria la libertà di esercitare la propria attività e ai cittadini il diritto di scegliere il proprio carrozziere di fiducia”.

Il Presidente dei Carrozzieri di Confartigianato Silvano Fogarollo commenta con soddisfazione le modifiche approvate in serata dalle Commissioni Finanze e Attività Produttive della Camera ad alcuni aspetti riguardanti la riforma dell’Rc auto contenuti nel Ddl Concorrenza

“E’ stato ristabilito – spiega Fogarollo – il principio in base al quale gli assicurati hanno diritto ad ottenere il risarcimento per la riparazione a regola d’arte del veicolo danneggiato, avvalendosi di imprese di autoriparazione di propria fiducia. Inoltre, le linee guida per la riparazione a regola d’arte verranno definite con un accordo tra le Associazioni nazionali del settore dell’autoriparazione, l’Associazione nazionale delle imprese assicurazioni, sentite le Associazioni dei consumatori”.

“Si tratta – aggiunge Fogarollo – di un primo, importante risultato per la battaglia che Confartigianato sta conducendo contro il rischio, contenuto nella riforma dell’Rc auto, di mettere fuori mercato le carrozzerie indipendenti, rendendo di fatto obbligatorio il risarcimento ‘in forma specifica’, vale a dire far riparare il veicolo incidentato dalle officine di carrozzeria convenzionate con l’assicurazione”.

“Ora ci auguriamo – conclude il Presidente dei Carrozzieri di Confartigianato  – che le modifiche approvate oggi siano confermate dall’Aula della Camera e nel successivo passaggio al Senato. Ne va del futuro del settore dell’autoriparazione in cui operano 119.000 imprese, con 240.000 addetti. Di queste, 57.224 imprese sono imprese di carrozzeria e di riparazione meccanica che danno lavoro a 159.738 addetti”.

Roma, 30 luglio 2015

 

In questi giorni la Confartigianato Piemonte ha sollecitato agli assessorati competenti della Regione Piemonte ( Agricoltura, Sanità, Economia) l’avvio di un tavolo di concertazione volto a definire interventi urgenti per ridurre l’impatto eccessivo dei controlli sulle imprese del comparto agroalimentare.

Tale richiesta era emersa già nello scorso mese di marzo nel corso del convegno “Il Piemonte porta in tavola qualità, salute e sicurezza” tenutosi a Palazzo Lascalis (Sala del Consiglio Regionale Del Piemonte), nel corso del quale era emersa tale criticità ovvero troppi e farraginosi controlli senza un’armonizzazione fra loro.

 Auspichiamo che tale sollecito possa portare già dal mese di settembre l’avvio ai lavori.

 

 

Qui di seguito pubblichiamo le circolari trasmesse in Regione Piemonte.

 

brochure invito “Il Piemonte porta in tavola qualità, salute e sicurezza”

richiesta attivazione tavolo tecnico

sollecito attivazione tavolo tecnico

 

 

Cari Associati,

sicuramente o perlomeno negli ultimi giorni, avrete potuto avere informazione della candidatura del sottoscritto alla Presidenza della Camera di Commercio della nostra Provincia, conclusasi ieri pomeriggio con l’elezione di Renato Goria, al quale rinnovo gli auguri di buon lavoro.

Anche se l’esito delle elezioni camerali indubbiamente non è stato quello auspicato, l’occasione è comunque opportuna per poter esprimere alcune considerazioni e riflessioni.

Innanzi tutto sono personalmente orgoglioso che dopo molti anni la nostra Associazione, che non dimentichiamoci aveva espresso quale illustre e mai dimenticato Presidente della CCIAA il Comm. Giovanni Borello, anche se immeritatamente abbia potuto poter concorrere con un proprio rappresentate a tale prestigioso incarico.

Ancor più orgoglioso mi rende il progetto che è stato condiviso insieme non solo al altre importati Associazioni di Categoria Astigiane quali, Coldiretti, CNA e Confesercenti, con le quali la ricerca del candidato più giusto è stata posta in secondo piano rispetto alla volontà di cambiamento e strategia, per garantire e difendere il futuro della CCIAA e conseguentemente sostenere le imprese Astigiane.

È vero non abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, ma le motivazioni che hanno promosso il nostro progetto non verranno sicuramente meno, anzi ne escono rafforzate e vitalizzate a partire dal forte valore comunque del risultato elettorale e dal coraggio di proporre un vero cambiamento per il tessuto produttivo che tiene insieme il nostro Paese, non fatto solo di persone al comando, ma di idee e di condivisione.

Ringrazio infine tutte quelle persone che sin dall’inizio hanno creduto che fossi la persona giusta per rappresentare al meglio il progetto e tutte le componenti del sistema imprenditoriale Astigiano, come ringrazio anche chi ha avuto qualche perplessità o chi oggi alla luce del risultato non è più convinto della bontà della scelta e delle strategie messe in atto, ma permettetemi di essere fiero di averci messo la faccia e di aver rappresentato la nostra Associazione.

Anche una sconfitta serve sia ad imparare una lezione, sia a rafforzare il convincimento di essere dalla parte giusta e trovare nuove motivazioni e nuovo slancio far valere quei valori che da 70 anni sono il DNA della Confartigianato e delle imprese Artigiane.

Nella speranza di non avervi deluso e di non aver tradito questi principi, Cordiali saluti.

Giansecondo Bossi

Non è assolutamente una tassa, precisa il presidente provinciale degli installatori frigoristi Massimo Chiusano della Confartigianato di Asti. Lo chiarisce il Ministero dello Sviluppo economico con una nota stampa di ieri giovedì 23 luglio.

L’Italia ha introdotto a partire dal 2013, al fine di adeguarsi a diverse direttive europee, prescrizioni per il miglioramento dell’efficienza energetica nella climatizzazione invernale ed estiva per tutelare l’ecosistema e favorire risparmio economico e competitività.

Le prescrizioni, che riguardano nello specifico gli impianti di climatizzazione estiva sopra i 12 kilowatt, prevedono la redazione di un libretto di impianto ,controlli specifici periodici di rendimento energetico e di eventuali perdite di refrigeranti che sono ritenuti nocivi per l’ambiente.

I costi per l’adempimento di tali obblighi sono influenzati sicuramente dagli oneri di gestione che i professionisti installatori e/o manutentori devono sostenere obbligatoriamente, in base al recepimento di differenti normative europee, per poter essere abilitati a tali verifiche e controlli. Tali oneri di gestione prevedono un abilitazione di personale iniziale e un mantenimento annuale oltre a prevedere l’impiego di personale specifico per la redazione dei nuovi libretti di impianto di climatizzazione invernale ed estiva. Senza tralasciare la formazione obbligatoria specifica annuale richiesta per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili quali le pompe di calore presenti oramai nella maggior parte degli impianti di climatizzazione.

L’obbligo di tenere un libretto e di controllare il sistema , andando incontro inevitabilmente ad una spesa, riguarda però solo sistemi di climatizzazione con potenza nominale minima di 12 kilowatt, equivalenti a circa 42000 BTU: siamo davanti quindi a un sistema non certo familiare, ma a sistemi più complessi composti da almeno 4 o 5 unità con ambienti superiori a 200 mq.

La nostra Associazione, conclude Massimo Chiusano è disponibile, qualora le associazioni dei consumatori lo ritenessero,  ad aprire un confronto nel quale si potrà sicuramente fare maggiore chiarezza e fornire corrette informazioni al cittadino. La prima informazione da trasmettere è sicuramente quella che il consumatore, prima di affidare l’installazione e/o la manutenzione del proprio impianto a terzi, deve verificare preventivamente che tali soggetti siano in possesso delle abilitazioni necessarie onde evitare di incorrere nelle sanzioni previste dalle normative vigenti.

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Le Associazioni aderenti ad UNATRAS (Assotir, Cna Fita, Confartigianato Trasporti, Fai, Fiap, Sna Casartigiani, Unitai) valutano in maniera negativa l’operato del Governo nei confronti della categoria dell’autotrasporto, come già evidenziato in varie occasioni.

Tuttavia UNATRAS attende l’incontro, convocato al Ministero dei trasporti giovedì 23 luglio, per esprimere un giudizio definitivo sull’attuazione del Protocollo d’intesa firmato nel 2013, sugli impegni assunti e sulle troppe questioni ancora aperte quali, ad esempio, le deduzioni forfettarie per le spese non documentate, la spendibilità delle risorse 2015 per il comparto, il contrasto al dumping sociale e al cabotaggio abusivo, i tempi certi di pagamento.

Se dall’incontro di giovedì prossimo non dovessero emergere risposte soddisfacenti e soluzioni concrete, il coordinamento UNATRAS è pronto ad assumere all’unanimità iniziative di autotutela della categoria, non escludendo la proclamazione del fermo dei servizi di trasporto.

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, dopo una lunga attesa, il decreto interministeriale che rende operativo il Durc on line. Il DM 30 gennaio 2015 (G.U. n. 125 dell’1/6/2015), contenente le modalità operative per la verifica online e in tempo reale del DURC, entra in vigore 30 giorni dopo la pubblicazione e quindi a partire dal primo luglio la regolarità contributiva delle imprese sarà accertata attraverso un’interrogazione telematica nelle banche dati di Inps, Inail e Casse Edili indicando il codice fiscale del soggetto da verificare.

Il nuovo Documento di regolarità contributiva avrà una validità di 120 giorni dalla effettuazione della verifica, che riguarderà i pagamenti dovuti dall’impresa ai lavoratori subordinati, ai collaboratori e ai lavoratori autonomi. Potrà inoltre essere utilizzato per ogni finalità richiesta dalla legge (erogazione di sovvenzioni, contributi, attestazioni SOA) senza bisogno di richiederne uno nuovo ogni volta, con un notevole vantaggio per le imprese.

Ma non è l’unica novità: la regolarità sussiste, secondo quanto previsto dal decreto, anche in presenza di uno scostamento tra le somme dovute e quelle versate non grave, ovvero che risulti pari o inferiore ad € 150,00 per ogni gestione. Qualora invece non fosse possibile attestare la regolarità contributiva in tempo reale, l’INPS, l’INAIL e le Casse edili trasmettono tramite PEC, all’interessato l’invito a regolarizzare con indicazione analitica delle cause di  irregolarità rilevate da ciascuno degli Enti tenuti al controllo. L’impresa, avvalendosi delle procedure in uso presso ciascun Ente, può regolarizzare la propria posizione entro un termine non superiore a 15 giorni dalla notifica dell’invito, che impedisce ulteriori verifiche per altri 30 giorni. I Durc ottenuti antecedentemente al 1° luglio  e in corso di validità, potranno essere utilizzati nei casi e per i periodi di validità previsti dalla vecchia disciplina.

Aggiornamento: A distanza di pochi giorni dalla pubblicazione del decreto, arrivano i primi chiarimenti del Ministero del lavoro nella circolare n. 19/2015, con cui si diramano le istruzioni operative in vista dell’avvio dal 1° luglio della nuova procedura telematica. La circolare, nel riprendere i contenuti del decreto, si sofferma in particolare su i soggetti abilitati alla verifica della regolarità contributiva, i requisiti e le modalità con le quali operare per ottenere il nuovo Durc.

Requisito obbligatorio a decorrere dal 26 novembre 2015

In Italia un sistema di formazione, di base e di aggiornamento, per utilizzatori e distributori di prodotti fitosanitari è stato attivato 45 anni fa con il DPR n. 1255/1968, poi modificato con il più recente DPR 23/04/2001 n. 290 e smi.

Tale normativa, prevedeva che l’acquisto dei prodotti fitosanitari classificati ed etichettati come molto tossici, tossici e nocivi fosse consentito solamente ai soggetti in possesso dell’autorizzazione all’acquisto e all’uso degli stessi.

Il rilascio ed il rinnovo, ogni 5 anni, dell’autorizzazione suddetta erano già subordinati alla frequenza a specifici corsi, di base e poi di aggiornamento, ed al superamento dell’esame finale attestante il possesso di competenze specifiche relative ai pericoli e ai rischi connessi alla detenzione, conservazione, manipolazione ed uso dei prodotti fitosanitari e dei loro coadiuvanti, alle misure precauzionali da adottare ed ai principi preposti  ad un corretto impiego da un punto di vista sanitario, agricolo ed ambientale.

Con il recepimento della direttiva n. 2009/128/CE viene richiesto un adeguamento della normativa vigente per quanto riguarda la figura dell’utilizzatore professionale e del distributore e viene richiesta l’attivazione di un sistema formativo e di certificazione analogo per la figura del consulente, attualmente non prevista dalla normativa nazionale.

La nuova normativa italiana, recependo quella europea attraverso il D.lgs. 150/2012, ha istituito  un sistema di formazione obbligatoria e certificata per utilizzatori professionali, distributori e consulenti. Il sistema riguarda sia la formazione di base (20 ore) che l’aggiornamento periodico (12 ore).

 Le regioni e le provincie autonome provvedono al rilascio dei certificati di abilitazione per gli aventi obbligo.

I certificati, validi su tutto il territorio nazionale, hanno validità 5 anni e alla scadenza vengono rinnovati, su richiesta del titolare, previa verifica della partecipazione a specifici corsi o iniziative di aggiornamento (crediti formativi).

La Regione Piemonte, con Deliberazione della Giunta Regionale n. 44-645 del 24/11/2014 ha recepito ed approvato le disposizioni che disciplinano l’applicazione in Piemonte di quanto previsto dalla Direttiva Comunitaria, dall’art. 6 del D.Lgs. 150/2012 e dal Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN) adottato con il DM 2/01/2014 .                                                                     

Pertanto a decorrere dal 26 novembre 2015 il certificato di abilitazione all’acquisto e all’utilizzo dei prodotti fitosanitari costituisce REQUISITO OBBLIGATORIO per chiunque intenda acquistare e/o utilizzare i prodotti fitosanitari destinati a utilizzatori professionali.

A decorrere dalla medesima data, il certificato di abilitazione alla VENDITA dei prodotti fitosanitari costituisce REQUISITO OBBLIGATORIO per la distribuzione sul mercato (ingrosso o dettaglio) di tutti i prodotti fitosanitari destinati ad utilizzatori professionali.

Medesimo OBBLIGO  ricorre per chi svolge attività di CONSULENZA  nell’ambito della difesa fitosanitaria.

IMPORTANTE: Coloro che hanno conseguito l’abilitazione prima dell’entrata in vigore della nuova normativa dovranno rinnovarla alla naturale scadenza.

I patentini in scadenza nel 2015 sono TUTTI prorogati con validità fino al 31/12/2015 e RINNOVO entro il 30/01/2016.

Per il rinnovo del patentino non è più richiesto il superamento dell’esame. Il rinnovo del patentino NON viene effettuato d’ufficio ma su richiesta dell’interessato, previa presentazione di documentazione attestante la frequenza di uno o più corsi di aggiornamento, autorizzati dalla Regione Piemonte, per un totale di almeno 12 crediti formativi (12 ore).

Confartigianato ha verificato sul territorio la possibilità di effettuare i corsi di abilitazione sopra descritti e ne sta predisponendo la programmazione.

Dato il breve tempo a disposizione per organizzare la formazione obbligatoria necessaria all’ottenimento del requisito, ed in caso di interesse, siete pregati di contattare l’Ufficio Ambiente di Confartigianato Asti (sig.ra Antonella Giraudi tel. 0141/5962 int. 24)  ENTRO E NON OLTRE IL 4/06/2015.

Per qualsiasi ulteriore chiarimento in merito il ns Ufficio Ambiente rimane a Vs disposizione.

E’ on line il portale della Federazione Impianti all’indirizzo www.portaleimpianti.it accessibile anche attraverso il portale confederale nella sezione dedicata alle categorie all’indirizzo http://www.confartigianato.it/come/categorie/impianti/.

Il portale risponde alle richieste manifestate dalla dirigenza artigiana di categoria e vuole essere, oltre ad un luogo di scambio di informazioni e notizie, anche uno strumento di lavoro utile agli artigiani associati.

Il portale prevede diversi livelli di consultazione e di intervento sulle informazioni che possono essere inserite e condivise (News, Normative, Eventi, interventi sul blog, ecc):

– parte pubblica di libera consultazione

– parte riservata alla consultazione degli impiantisti che hanno ottenuto le credenziali di accesso dopo registrazione.

Per chiedere l’accreditamento è necessario restituire compilata la presente scheda all’Ufficio Categorie di Confartigianato Asti, Sig.ra Cristina Baccichetto con le modalità indicate.
L’Ufficio Categorie è a disposizione per ogni ulteriore chiarimento in merito al n. 0141.5962 int. 04

Infine ricordiamo che è ancora on line la trasmissione di presentazione del portale avvenuta lo scorso 26 febbraio durante la quale, oltre alla presentazione del sito vi è anche una illustrazione delle modalità di accesso al sito stesso (http://themediaframe.eu/links/confartigianato150226.html).