BREAKING NEWS
Home / 2018 / Febbraio

Il 22 febbraio 2018 il Consiglio Direttivo recentemente eletto della Confartigianato Asti, si è riunito per completare le procedure elettive del XVI° Congresso Provinciale.

I lavori assembleari sono stati presieduti dal Consigliere anziano Vittorio Amato, che ha prima di tutto ancora ringraziato per la grande e fattiva partecipazione alle fasi Congressuali che hanno quindi permesso di comporre un variegato e altamente qualificato sistema di rappresentanza.

Si è quindi dato seguito alle procedure previste per l’elezione della nuova Presidenza Provinciale, delle due Vice Presidenze e della Giunta Esecutiva, che hanno determinato a larghissima maggioranza i seguenti risultati:

 

Presidenza Roberto Dellavalle distillazione in Vigliano d’Asti

Vice Presidente Amministrativo Bruno Pavese metalmeccanica in Asti

Vice Presidente Organizzativo Luigi Paolo Dezzani edilizia/lavorazione Pietre Cunico

 

Giunta Esecutiva Amato Vittorio autoriparazione/macchine agricole Asti

Carlo Benotti meccanica/ elettronica Asti

Mario Bosso edilizia Asti

Gian Luca Musso Servizi e Terziario Mombercelli.

 

E’ stato quindi chiamato a presiedere la riunione del Consiglio Direttivo il nuovo Presidente Roberto Dellavalle, il quale oltre ai ringraziamenti per l’ampio consenso ricevuto sia personalmente sia per la le persone da lui indicate per condividere questo nuovo corso della Confartigianato Asti per i prossimi quattro anni,  ha brevemente illustrato  le linee guida del suo programma e le idee che desidera condividere non solo con la Giunta, ma soprattutto con il Consiglio Direttivo.

Nel suo programma risulta centrale ha dichiarato infine il – Presidente Dellavalle– una forte sinergia con le altre Associazioni, Enti ed Istituzioni del territorio, per valorizzare e favorire sempre più legami forti e strategici tra i settori produttivi strettamente legati alla manifattura quali il nostro, quello industriale quello agricolo e nonché come conseguente ricaduta quello dei servizi, sono più che mai convinto, che solo un lavoro di squadra possa determinare tangibilmente lo sviluppo di un territorio e una diffusa ricchezza e benessere.

 

 

Si informa che il Governo francese ha abolito l’obbligo del versamento di 40 euro per le registrazioni sul portale SIPSI del Ministero del Lavoro per ciascun lavoratore distaccato in Francia da società estere.

Con un provvedimento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’11 febbraio 2018, il Governo ha abrogato l’imposizione di 40 euro che era stata prevista in aggiunta alla dichiarazione obbligatoria riguardante l’impiego di ogni autista di imprese estere di autotrasporto in Francia, nei casi di distacco internazionale.
Si precisa che l’obbligo di dichiarazione – che resta in vigore senza il pagamento – riguarda i conducenti impegnati in Francia nelle operazioni di cabotaggio, ma anche i lavoratori di imprese estere impiegati per qualsiasi trasporto da e per il territorio francese effettuato.
Tale obbligo di dichiarazione di distacco è in vigore in Francia dal 2016, mentre il pagamento di 40 euro – adesso abolito – vigeva dal 1° gennaio 2018.

Dal 17 gennaio 2018, le società e le persone che hanno un indirizzo di posta elettronica certificata registrato in elenchi pubblici riceveranno le multe solo per questa via. Il Decreto del ministero dell’Interno del 18 dicembre 2017 prevede la notifica dei verbali di accertamento delle violazioni del Codice della Strada tramite posta elettronica certificata dal 17 gennaio.
In concreto, gli organi di Polizia devono inviare la notifica di una multa solo tramite pec, a condizione che il trasgressore (o il proprietario del veicolo) sia presente nell’indice nazionale gestito dal ministero per lo Sviluppo Economico e aggiornato con le informazioni provenienti dal Registro Imprese o dagli ordini professionali. Ricordiamo che dal 2009 tutte le aziende e i professionisti devono avere un indirizzo di posta elettronica certificata.

L’invio delle multe tramite pec non cambia i termini previsti dal Codice della Strada. La notifica si compie quando si genera la ricevuta di accettazione della pec da parte del sistema del destinatario, e per quest’ultimo i termini di pagamento decorrono da quando il sistema genera la ricevuta di consegna della pec. Quindi, da questo momento decorrono per l’organo accertatore i termini per pagare la sanzione con lo sconto (ossia cinque giorni), quelli per pagarla con la riduzione (sessanta giorni) e quelli per presentare ricorso (trenta giorni al giudice di pace e sessanta giorni al Prefetto). Ciò avviene anche se il destinatario non ha letto la pec.

L’invio tramite posta elettronica azzera le spese di notifica, ma le amministrazioni potranno porre a carico del destinatario le spese di accertamento, ossia quello per trovare la pec della persona sanzionata. Le persone fisiche che non sono obbligate ad avere una pec continueranno a ricevere le notifiche delle multe tramite posta o corriere.