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ATTENZIONE: La Camera di commercio di Alessandria-Asti ha comunicato di essere prossima al rilascio d’ufficio dei domicili digitali di posta elettronica certificata (PEC) per le imprese che non hanno ancora provveduto a comunicare la loro PEC al Registro Imprese.

L’assegnazione d’ufficio di una PEC comporterà peraltro l’irrogazione di una sanzione amministrativa (minimo € 30,00 e massimo € 1.548,00 per le ditte individuali – minimo € 206,00, e massimo € 2.064,00 per le società), ai sensi dell’art. 38 del D.L. 76/2020.

Per non incorrere in sanzioni, si dovrà pertanto verificare:

  • la corretta iscrizione del domicilio digitale (PEC) al Registro Imprese;
  • il corretto funzionamento del domicilio digitale (PEC);

ATTENZIONE: nulla è dovuto per i Clienti che hanno stipulato tramite la Confartigianato la convenzione con Legalmail e che rinnovano regolarmente il canone annuo tramite la stessa.

Mentre le Ditte che non usufruiscono di tale convenzione sono invitate a verificare che la propria casella PEC sia correttamente registrata (tramite il sito https://www.registroimprese.it/) e a rinnovare il servizio direttamente con il gestore scelto poiché la Camera di Commercio agirà anche nei confronti delle imprese il cui domicilio digitale sia stato cancellato d’ufficio oppure risulti inattivo.

Per informazioni Ufficio Consulenza Generale (tel. 0141 5962 int. 12 opp. 15)

Confartigianato continua nelle azioni per chiedere la modifica dell’articolo 28 del Decreto Sostegni ter che, con il condivisibile e doveroso intento di evitare le frodi nell’utilizzo dei bonus edilizia e riqualificazione energetica, limita ad una sola cessione il trasferimento dei crediti fiscali.

 

La Confederazione ha chiesto al Parlamento e al Governo di sbloccare la cessione dei crediti per non bloccare la crescita e il lavoro delle imprese. La mobilitazione ora si intensifica con iniziative di denuncia e sensibilizzazione in tutta Italia.

 

In un Manifesto che verrà diffuso dal Sistema Confartigianato ai rappresentanti delle istituzioni di riferimento su tutto il territorio, sono indicati i 10 motivi per correggere la norma e prevedere controlli efficaci contro le truffe.

Leggi il MANIFESTO di Confartigianato

Il “Regolamento (UE) 2021/1902 della Commissione del 29 ottobre 2021” del 29 ottobre 2021, che modifica gli allegati II, III e V del regolamento (CE) n. 1223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l’utilizzo nei prodotti cosmetici di determinate sostanze classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione” (allegato) ha introdotto il divieto di commercializzazione di diverse sostanze, tra cui lo Zinco Piritione ed il Butylphenyl Methylpropional utilizzati nelle formulazioni cosmetiche a partire dal prossimo 1° marzo.

 

Pertanto, da tale data, le aziende cosmetiche non potranno più immettere sul mercato prodotti che contengono una o più delle sostanze coinvolte e chiunque faccia parte della catena distributiva – quindi anche gli estetisti – non potrà mettere a disposizione dei consumatori tali prodotti.

 

Trattandosi di un regolamento Omnibus, la norma non prevede date differenziate per l’immissione sul mercato e la commercializzazione al dettaglio, di fatto riducendo i tempi di smaltimento che sono normalmente previsti dai Regolamenti di adeguamento al progresso tecnico.

 

Il Regolamento non prevede, infine, esplicitamente che i prodotti debbano essere restituiti dagli estetisti ai loro fornitori, ma semplicemente che tali prodotti non sono più conformi. Saranno pertanto gli accordi tra le parti a stabilire se i prodotti in questione debbano essere smaltiti dalle estetiste o reinviati ai fornitori.

 

Ufficio Categorie 

email: cristina.b@confartigianatoasti.com – tel. 0141/5962 int. 04

          

Orario Uffici:

lunedì, mercoledì, venerdì dalle ore 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 16.30

martedì, giovedì dalle ore 8.30 alle ore 12.30