La “Patente a crediti” per la sicurezza sul lavoro è un nuovo sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi del settore edile tramite crediti, introdotto dal Decreto PNRR 2024.Questo sistema entrerà in vigore dal 1° ottobre 2024
Ogni impresa o lavoratore autonomo in edilizia in possesso di specifici requisiti parte da un punteggio iniziale di 30 crediti. Questi crediti subiscono decurtazioni in caso di violazioni alle norme di sicurezza, con possibilità di sospensione temporanea dell’attività e recupero attraverso corsi di formazione. Operare senza di essa o con punteggio insufficiente comporta sanzioni amministrative e l’esclusione dai lavori pubblici.
La patente a crediti si rivolge alle imprese e i lavoratori autonomi del comparto edile che operano nei cantieri temporanei o mobili. Non sono tenute al possesso della patente, le imprese in possesso dell’attestato di qualificazione SOA.
La patente a crediti per la sicurezza sul lavoro serve a certificare il rispetto delle norme antinfortunistiche e a garantire la sicurezza nei cantieri edili. Questa misura è stata introdotta per rafforzare le tutele per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare nei cantieri edili ed è stata fortemente voluta dal Governo dopo i recenti incidenti mortali avvenuti nel nostro Paese.
Confartigianato, in occasione degli incontri in materia di sicurezza convocati tra marzo ed aprile dal Ministero del Lavoro, ha evidenziato le diverse criticità emergenti dalla norma che, grazie all’azione confederale, sono state in parte superate con alcune modifiche inserite in fase di conversione del decreto.
Ha tuttavia espresso forte contrarietà rispetto ad uno strumento che non appare idoneo a raggiungere le finalità di ridurre gli infortuni e qualificare le imprese e che si inserisce in un contesto normativo già molto complesso introducendo ulteriore complessità ed oneri burocratici.
La patente sconta, infatti, un approccio meramente sanzionatorio che non contribuisce ad ottenere una sicurezza sostanziale, fermandosi solo ad un livello formale senza invece muoversi lungo le direttrici della formazione e della prevenzione.
Il sistema delineato, inoltre, non valorizza i comportamenti delle imprese virtuose, non prende in considerazione aspetti premiali che tengano conto, a titolo esemplificativo, della storicità dell’impresa e dell’assenza di eventi infortunistici, né tiene conto delle esperienze della contrattazione collettiva dell’artigianato e del sistema degli organismi paritetici.
Nel rinviare a tempestivi aggiornamenti sugli sviluppi in materia, si resta a disposizione per qualsiasi ulteriore informazione e chiarimento.
Per maggiori informazioni Antonella Giraudi Responsabile Settore Ambiente e Costruzioni Confartigianato Asti – telefono 0141596203 e- mail: antonella@confartigianatoasti.com