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Lo scorso 21 Aprile è stato firmato, tra le parti datoriali dell’artigianato ed i sindacati dell’edilizia il Contratto collettivo regionale del settore che andrà a sostituire i rinnovi contrattuali territoriali.

L’intesa prevede un percorso sindacale per salvaguardare le imprese artigiane ridefinendo le competenze in base ai livelli contrattuali previsti nel comparto artigiano (due livelli: nazionale e regionale).

Sono stati trattati tutti gli istituti economici che precedentemente erano stati demandati al livello provinciale e definite una serie di disposizioni immediatamente applicabili, mentre per altri istituti è stato previsto un rinvio a successivi accordi da stipularsi entro il 2017.

Pubblichiamo  il testo del CONTRATTO COLLETTIVO REGIONALE DI LAVORO PER I LAVORATORI DIPENDENTI DELLE IMPRESE ARTIGIANE E DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE INDUSTRIALI DELL’EDILIZIA E AFFINI DELLA REGIONE PIEMONTE.

Per informazioni i nostri uffici sindacali sono a vostra disposizione.

header_inail_fipit1def _2014Bando per il sostegno al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro, con particolare riferimento alla innovazione tecnologica.

L’Inail finanzia le piccole e micro imprese operanti nei settori dell’agricoltura, dell’edilizia, dell’estrazione e della lavorazione dei materiali lapidei per la realizzazione di progetti di innovazione tecnologica mirati al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. I destinatari degli incentivi sono le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio Industria, Artigianato ed Agricoltura.

Destinatari I soggetti destinatari del contributo sono le piccole e micro imprese operanti nel settore dell’agricoltura, nel settore dell’edilizia, nel settore dell’estrazione e lavorazione dei materiali lapidei, iscritte alla Camera di Commercio Industria, Artigianato ed Agricoltura (classificazione Ateco).

Progetti ammessi al contributo:

Per l’individuazione delle tipologie di progetto ammesse si rimanda ai Bandi regionali/provinciali pubblicati sul sito Inail nella sezione:

http://www.inail.it/internet/default/INAILincasodi/Incentiviperlasicurezza/BandoFipit/index.html

Risorse finanziarie destinate ai contributi:

L’entità delle risorse destinate dall’Inail per l’anno 2014 è di complessivi 30 milioni di euro, così ripartiti a livello Regionale:

Regioni Ripartizione budget
  AgricolturaCostruzioni Lapidei
Piemonte  979.606 581.449 296.184

Ammontare del contributo Il contributo, in conto capitale, è erogato fino ad una misura massima corrispondente al 65% (sessantacinque per cento) dei costi, al netto dell’ Iva, sostenuti e documentati per la realizzazione del progetto. Il contributo massimo concedibile a ciascuna impresa, nel rispetto del regime “de minimis”, non potrà superare l’importo di euro 50.000,00 (cinquantamila); il contributo minimo ammissibile è pari a euro 1.000,00 (mille).

Modalità e tempistiche di presentazione della domanda La domanda deve essere presentata in modalità telematica, con successiva conferma tramite Posta elettronica certificata, come specificato nei Bandi regionali/provinciali. A partire dal 3 novembre 2014 fino alle ore 18,00 del 15 gennaio 2015 le imprese regolarmente registrate negli archivi Inail avranno a disposizione una procedura informatica che consentirà loro di compilare la domanda di partecipazione, con le modalità indicate nel Bando.

Le domande che non saranno accettate per insufficienza di fondi saranno mantenute valide fino al 31 dicembre 2016 qualora risultassero fondi in eccedenza oppure ci fossero eventuali rinunce da parte di aziende in graduatoria.

L’ufficio Categorie di Confartigianato Asti (0141/5962 int. 24 – Sig.ra Antonella Giraudi) è a Vs disposizione per ogni ulteriore informazione, qualora foste intenzionati  a procedere con l’istruttoria della pratica da inviare on-line nei termini previsti.

“COSTRUIRE PER PRODURRE LAVORO”

LE RICHIESTE DEL MONDO DELLE COSTRUZIONI

PERCHE’ BISOGNA TORNARE AD INVESTIRE PER MANTENERE E CREARE OCCUPAZIONE
PERCHE’ BISOGNA  PERMETTERE EFFETIVAMENTE ALLE PUBBLICHE
AMMINISTRAZIONI DI POTER PAGARE I LAVORI REALIZZATI E TENGANO NELLA MASSIMA
CONSIDERAZIONI IL DIRITTO DEI CREDITORI E DEI LORO LAVORATORI

PERCHE’ SI POSSANO CREARE CONDIZIONI IL PIU’ POSSIBILE COLLABORATIVE AFFINCHE’ GLI ISTITUTI DI CREDITO SOSTENGANO IL MONDO DELLE IMPRESE E DELLE FAMIGLIE PER INVERTIRE LA ROTTA.

I COSTRUTTORI EDILI DELL’UNIONE INDUSTRIALE ASTI CONFARTIGIANATO ASTI CNA ASTI INDICONO UNA CONFERENZA STAMPA.

PER IL GIORNO 16 MAGGIO 2013 ORE 11,00 “CENTRO CULTURALE SAN SECONDO” VIA CARDUCCI N° 22/24  ASTI

Approvato in via definitiva lo scorso 8 luglio il decreto legislativo sulla tutela penale dell’Ambiente.

Il testo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale serie generale n. 177 del 1 agosto 2011.

Il provvedimento recepisce la Direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell’Ambiente e contiene un nuovo apparato sanzionatorio per quanto riguarda reati contro beni ambientali e naturali.

Il decreto prevede un alleggerimento di alcune sanzioni per irregolarità nella gestione del sistema Sistri e l’abolizione dell’obbligo di tenuta del registro carico e scarico per le attività che producono rifiuti di demolizione, costruzione e scavo.

In sintesi:

• l’art. 1 modifica gli artt. 727-bis e 733-bis del Codice penale e contiene misure repressive per danni agli habitat ed alle speci protette;

• l’art. 2 modifica il d.lgs. 231/2001 – testo di riferimento per quanto riguarda la responsabilità amministrativa delle società – introducendo sanzioni a carico delle persone giuridiche anche per quanto riguarda i reati ambientali;

• gli articoli 3 e 4 modificano l’apparato sanzionatorio previsto per il Sistri e semplificano alcuni adempimenti burocratici.

Viene abolito (art. 4 commi 1 e 2), per le sole attività che producono rifiuti di demolizione, costruzione e scavo (art. 184 comma 3 lettera b del d.lgs 152/06) – di fatto le imprese edili – l’obbligo della tenuta del registro di carico e scarico che avrebbe dovuto essere istituito a seguito dell’applicazione dell’art. 190 comma 1 d.lgs 152/06 e s.m.i.

Il provvedimento mantiene tale obbligo per le aziende che effettuano il trasportano in conto proprio di altre tipologie di rifiuti (art. 212 co. 8 d.lg 152/06).

Il decreto alleggerisce parzialmente alcune sanzioni.

Per quanto riguarda quelle derivanti da irregolarità nell’applicazione del Sistema Sistri in particolare si evidenzia:

– un alleggerimento delle sanzioni qualora si verifichino pluralità di irregolarità con rischi di cumulo di sanzioni: il tetto massimo viene ridotto dal triplo al doppio della sanzione più grave; viene inoltre introdotto un sistema di esenzione dalla sanzione per coloro che adempiono in ritardo di 30 giorni o definiscono la controversia, entro 60 giorni dalla eventuale contestazione, con il pagamento di ¼ della sanzione (art. 3, comma 4);

– viene ricalcolata la tempistica per ottenere il beneficio del cosiddetto “ritardo” nella iscrizione al Sistri; tenendo conto delle modifiche previste dai decreti recentemente pubblicati (cfr. DM 26 magio 2011), si applica una sanzione del 5% del contributo annuale entro i primi 8 mesi a partire dalla data di entrata in operatività relativa a ciascuna categoria di imprese a seconda del relativo scaglione temporale; con lo stesso criterio temporale, nei 4 mesi successivi, la sanzione prevista è del 50% del contributo (art. 4, comma 3);

– un alleggerimento relativo alle sanzioni (ex art. 258 d.lgs 152/06) a valere sugli obblighi relativi al regime di compilazione cartaceo (ex art.28 DM 52/2011 su registri, formulario e MUD) che, in base al decreto in esame, continuano a trovare applicazione.

In pratica viene stabilito che, finché il Sistri non entrerà compiutamente in operatività, (quindi per il tempo in cui è contemporaneo al sistema cartaceo), le sanzioni applicabili sono quelle previste per il vecchio sistema, con la formulazione vigente prima delle modifiche apportate dal d.lgs. 205/2010 (art. 4, comma 4).

Infine, viene prevista, una riduzione delle sanzioni comminate nel primo periodo di applicazione della normativa agli iscritti al Sistri.

Sanzioni ridotte a 1/10 per violazioni compiute entro 8 mesi dall’entrata in operatività e a 1/5 entro i successivi 4 mesi.

I tempi sono ovviamente calcolati sugli scaglioni determinati dal DM 26/5/2011.

 

Per maggiori informazioni:

Antonella Giraudi – AMBIENTE

Tel. 0141/5962 int. 24
Fax. 0141/599702
e-mail: antonella@confartigianatoasti.com