BREAKING NEWS
Home / Posts Tagged "pictures" (Page 17)

Ingegnere Energetico Nucleare Alessandra Gambino Astigiana figlia di Francesco Gambino e Marchisio Laura nostri artigiani di Confartigianato – già premiata nel 2004 con la borsa di studio ALESSANDRINA QUARELLO, è stata premiata con la “MELA D’ORO” nella cerimonia del 17 giugno 2011  a Roma per il prestigioso premio BELLISARIO, della FONDAZIONE MARISA BELLISARIO “Un percorso brillante , che prelude ad un futuro successo in campo professionale”  le parole dell’Ad Vodafone Paolo Bertoluzzo che l’ha premiata. Edizione numero23 intitolata al tema “Donne: innovazione e capitale umano” che ha visto sul palco del Teatro delle Vittorie di Roma donne del calibro di Susanna Camusso (Prima segretario generale Cgil donna), Lorenza Lei (direttore generale Rai) e Elsa Fornero (consiglio di sorveglianza Intesa Sanpaolo).

 

“La riduzione della spesa pubblica improduttiva è una scelta obbligata. Giudicheremo positivamente ogni sforzo compiuto
dal Governo per costruire una manovra dagli effetti strutturali, che intervenga in una logica di programmazione di medio- lungo periodo per garantire la stabilità dei conti pubblici con criteri di rigore stringenti”.
E’ il primo commento sulla manovra approvata dal Governo espressa da Giansecondo Bossi,Direttore Confartigianato Asti.
“Tuttavia – aggiunge Bossi – le scelte di contenimento della spesa pubblica non devono far venir meno l’impegno a rilanciare la crescita e la competitività del sistema economico, riducendo la pressione fiscale e la mole di costosa burocrazia che oggi grava sulle imprese”.
Secondo Bossi “la manovra costringe a misurarsi in termini di responsabilità con l’area delle riforme strutturali” e, in particolare, sulla base delle anticipazioni dei contenuti della manovra, va segnalata positivamente la misura che, allentando il vincolo del patto di stabilità interno, ‘premia’, di fatto, risparmiandoli dai tagli, gli Enti locali virtuosi. In questo modo – secondo il Direttore Bossi- sarà anche possibile sbloccare i pagamenti della Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese.
Inoltre, Bossi apprezza l’annunciata riduzione dal 10% al 4% della ritenuta alla fonte applicata dalle banche e dalle poste sui bonifici con i quali i beneficiari delle agevolazioni fiscali (del 36% sulle ristrutturazioni edili e del 55% per il risparmio energetico) pagano le imprese esecutrici dei lavori.
Quanto alla legge delega per la riforma del sistema fiscale, riduzioni di aliquote IRPEF finanziate da incrementi di aliquote IVA generano effetti depressivi sui consumi – in particolare quelli delle famiglie con livelli di reddito medio- bassi – e del prodotto lordo, oltre a produrre tensioni inflazionistiche Rete Imprese Italia ritiene, dunque, necessario che l’impianto della delega venga rivisto in sede di discussione parlamentare, escludendo chiaramente l’ipotesi di maggiorazioni delle aliquote IVA.

“Ci auguriamo – sottolinea il Direttore di Confartigianato Asti – che le misure varate oggi dal Governo siano sufficienti per mantenere il nostro Paese al riparo dalle turbolenze finanziarie che investono l’Europa”.

La Politica deve dare maggiore sostegno al settore delle energie rinnovabili e all’efficienza energetica –sostiene Giansecondo Bossi – sottolineando che l’efficienza, l’economicità e la concorrenzialità dei mercati dell’energia dipendono anche dall’efficacia e dalla coerenza delle scelte fatte per lo sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili, aspetti a cui Confartigianato assegna un ruolo fondamentale.
Pertanto Bossi si auspica una strategia trasparente, coerente con gli impegni europei, che valuti con un’ottica complessiva tutti gli strumenti a disposizione e, soprattutto, che sia stabile nel tempo, ritenendo che la sostenibilità energetica non possa essere affrontata separatamente dalla politica energetica nel suo complesso.
“L’esito del referendum –continua Bossi – impone uno sforzo aggiuntivo nella direzione delle fonti rinnovabili, considerati gli impegni ambientali in termini di riduzione delle emissioni e l’importanza di aumentare l’autonomia energetica del nostro Paese diversificando il mix di approvvigionamento”.
In particolare – prosegue Giansecondo Bossi- la politica di sostegno nazionale dovrebbe basarsi su 4 interventi: premiare maggiormente gli impianti diffusi di piccola potenza; prevedere e incrementare gli incentivi per l’energia rinnovabile prodotta in presenza di interventi di efficienza energetica dell’immobile e dei cicli produttivi; individuare meccanismi di copertura in grado di garantire il giusto equilibrio tra il sostegno alle rinnovabili e l’esigenza di limitare l’impatto dei costi sui consumatori finali di energia; evitare di porre tetti quantitativi periodici di potenza installabile per le singole tecnologie e fissare, invece, delle tappe per la produzione complessiva, armonizzando ed allineando la redditività delle diverse tecnologie per evitare fenomeni speculativi.
Inoltre, il Direttore Bossi ritiene necessario cogliere appieno le opportunità che il settore delle rinnovabili può offrire allo sviluppo economico e dell’occupazione incentivando maggiormente lo sviluppo della filiera connessa alle fonti rinnovabili con l’introduzione di misure agevolative accessibili anche alle PMI.

Roberto Dellavalle Presidente Alimentaristi Confartigianato Piemonte

Dalle grappe di Asti al limoncello di Sorrento all’amaro delle Valli Alpine, dagli estratti erboristici ai liquori delle Abbazie: in Italia sono circa 2.700 i piccoli laboratori che producono bevande alcoliche o liquori.
Su di noi la burocrazia picchia talmente forte da costringerli addirittura a chiudere bottega.
Il problema sta tutto nella mole di registri cartacei e informatici, complicati e farraginosi,  che gli imprenditori sono tenuti a compilare per certificare gli acquisti dell’alcool utilizzato per la preparazione dei liquori e il relativo pagamento all’Erario delle accise sull’alcool.
Un adempimento inutile poichè l’accisa viene pagata alla fonte, in tal modo l’alcool diventa una qualsiasi materia prima sulla quale il controllo fiscale non giustifica la quantità e la complessità dei dati da fornire.
“Basta burocrazia inutile ”. E’ l’allarme lanciato da  Roberto Dellavalle, Presidente di Confartigianato Alimentaristi Piemonte, che, ritiene opportuno una modifica  del Decreto Legislativo 26 ottobre 1995, n. 504 per escludere le aziende produttrici di liquori dall’obbligo della tenuta dei registri, cartacei e informatici.
“Nonostante la sensibilità dimostrata dalla Direzione Generale dell’Agenzia delle Dogane, che ha prorogato di un anno i termini  per la presentazione delle denunce annuali degli acquisti di alcol – sottolinea Dellavalle – rimangono gravi problemi per le piccole aziende costrette a subire un  assurdo livello di incombenze burocratiche”.
“L’eliminazione dell’obbligo di tenuta dei registri e l’abolizione i contrassegni di stato “che solo l’Italia adotta” – fa rilevare Dellavalle – produrrebbe numerosi benefici: nessun danno per l’erario, alleggerimento dei compiti del personale dell’Agenzia delle Dogane preposto al controllo con un notevole risparmio per l’Agenzia, per lo Stato e per i cittadini, minore burocrazia per le aziende che potrebbero dedicarsi al loro lavoro”.

E’ fondamentale che l’impresa  possa far valere in sede giudiziaria le proprie ragioni senza limitazioni temporali che rischiano di penalizzare  il contribuente onesto a fronte di pretese ingiustificate da parte del fisco.
Questo è il giudizio espresso dal presidente Biagio Riccio.
A partire dal prossimo 1° luglio gli avvisi di accertamento sono immediatamente esecutivi  trascorsi 90 giorni dalla notifica.
Il contribuente – prosegue Riccio- può far ricorso e chiedere al giudice la sospensiva dell’azione esecutiva.
Il problema è che – sostiene Riccio – in base al Dl Sviluppo, se tale sospensiva non viene decisa dal giudice entro 120 giorni, Equitalia può comunque procedere al recupero forzato delle somme.
Sarebbe di fatto la reintroduzione del principio del solve et repete, già dichiarato inammissibile dalla Corte Costituzionale nel 1961.
Va infatti evidenziato – sottolinea Biagio Riccio – che tempi medi di pronuncia delle commissioni tributarie provinciali sulle richieste di sospensione sono superiori a 6 mesi e vi è una elevata variabilità di tali tempi, tra le varie commissioni tributarie provinciali.
Inoltre, in circa la metà dei casi le richieste di sospensiva sono accolte dal giudice.
Questa norma lede l’elementare diritto del contribuente ad una giusta difesa, peggiora il rapporto tra contribuente ed amministrazione fiscale ed è  assolutamente inaccettabile.
E’  quindi necessario – conclude Biagio Riccio – prevedere espressamente che l’azione esecutiva rimanga sospesa fino a quando il giudice non si sia pronunciato sull’eventuale istanza di sospensiva.

Coinvolti 550.000 lavoratori dipendenti. 
Soddisfazione del Presidente di Confartigianato Asti Biagio Riccio

 

Confartigianato e le altre Confederazioni dell’artigianato e delle Pmi e i Sindacati di categoria (Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil) hanno firmato oggi l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dell’area meccanica.
Il contratto riguarda 550.000 lavoratori dipendenti dalle imprese artigiane della meccanica e installazione d’impianti, dalle imprese artigiane orafe e dagli odontotecnici.
Si tratta di un accordo importante perché disciplina l’apprendistato professionalizzante nel settore, prevedendo durate, nei due gruppi di riferimento, di 5 anni e mezzo e di 5 anni, e confermando il meccanismo della determinazione delle retribuzioni in percentuale crescente con l’anzianità di servizio.
Il contratto disciplina anche istituti come il part-time, il contratto a termine ed i contratti di inserimento, al fine di rendere più flessibile la gestione del rapporto di lavoro consentendo, nel contempo, di favorire nuove assunzioni.
L’accordo di rinnovo ha durata triennale e si inserisce pienamente nel nuovo modello contrattuale e della bilateralità dell’artigianato che prevede, fra l’altro, anche il prossimo avvio del fondo sanitario integrativo.
L’accordo prevede un incremento salariale, per l’operaio qualificato del settore metalmeccanico, pari ad 86 euro a regime per il triennio, da erogare in tre tranches così scaglionate (1 luglio 2011, 1 gennaio 2012, 1 settembre 2012).
Soddisfazione per l’intesa viene espressa da Biagio Riccio,  Presidente di Confartigianato Asti, il quale fa rilevare che “con questo accordo si conferma positivamente l’impegno, già assunto con i recenti rinnovi dei contratti artigiani, per valorizzare l’ apprendistato, istituto qualificante e peculiare dell’artigianato.
Nell’accordo le parti si danno atto dell’importanza dell’apprendistato nell’artigianato quale strumento di trasmissione delle competenze, fondamentale per garantire buona e stabile occupazione”.
Inoltre – sottolinea ancora Riccio – il contratto migliora la flessibilità per quanto riguarda la gestione dei principali strumenti contrattuali, con l’obiettivo di aiutare le imprese ad affrontare le sfide del mercato in questa fase di crisi”.